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Corteo per il Rojava, due denunce per imbrattamento. Sabato mobilitazione anche a Imola | L’ex di Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo: “L’estrema destra? Uomini dello Stato che agivano per conto dello Stato” | ‘Il padrone di merda’ di nuovo ad Agraria.

17 Ottobre 2019 - 17:54

Due dei partecipanti alla manifestazione di sabato scorso a Bologna contro l’aggressione della Turchia alla Federazione democratica della Siria del Nord sono stati denunciati per deturpamento e imbrattamento, aggravato dal fatto di essere stato commesso su beni di interesse storico o artistico. Per i due è inoltre scattata una sanzione amministrativa. Alla fine del corteo, alcuni agenti di polizia in borghese avevano cercato di bloccare il più giovane dei due denunciati mentre si stava allontanando, ma era riuscito a ripararsi tra i manifestanti ancora in piazza. intanto, una nuova mobilitazione è stata indetta anche a Imola per questo sabato, alle 10 in piazza Caduti della libertà, “per fermare, con ogni mezzo necessario – scrive l’assemblea degli Anarchici imolesi –  il massacro del popolo curdo impegnato a dar vita a una esperienza sociale e politica rivoluzionaria ispirata ai principi di uguaglianza, libertà, ecologismo e femminismo”.

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“Quando si parla di estrema destra si parla di Stato nella sua istituzione. Sono uomini dello Stato che agivano per conto dello Stato, e che ritenevano che quello fosse il loro compito. Cioè, portare questo Paese ad un stato autoritario”. Lo dice un ex membro di Avanguardia Nazionale e di Ordine Nuovo, Vincenzo Vinciguerra, condannato all’ergastolo per la strage di Peteano del 1972. Vinciguerra ha parlato ieri, sentito come testimone al processo in Corte d’assise a carico dell’ex Nar Gilberto Cavallini per concorso alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. “Collego la strage di Bologna alla strage di Ustica- ha anche affermato Vinciguerra- per la necessità imperiosa di spegnere i riflettori sulla strage di Ustica”.

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Le maschere bianche de Il padrone di merda sono tornate ieri ad Agraria, dopo il blitz di alcuni giorni fa contro un docente nei confronti del quale le/gli attiviste/i riportano un’accusa di molestie: “Peccato che dopo la nostra ultima visita abbia annullato la lezione, si sia nascosto e abbia addirittura tolto il cartellino dal suo ufficio, allora ci siamo limitati a lasciare un centinaio di volantini con la sua faccia che ricordano a tutti cosa ha fatto questo professore. Magari così sarà la volta buona che anche i vertici universitari si sveglieranno e invece di volere denunciare le maschere bianche, come hanno recentemente dichiarato, prenderanno provvedimenti contro questo viscido personaggio”.