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No Salva-banche in piazza “contro il furto delle nostre vite”

Ieri presidio davanti alla sede di Bankitalia: i manifestanti appendono uno striscione e delle mutande (“A simboleggiare quello che abbiamo da perdere”) sull’ingresso. Poi manifestazione fino in Comune, ma l’amministrazione fa chiudere il portone.

16 Aprile 2016 - 21:43

Viva viva Santa Boschi: giornata di mobilitazione No Salva-Banche a Bologna

bancheDa questa mattina (ieri, ndr) la mobilitazione contro il salva-banche si è aperta pubblicamente anche a Bologna, con il presidio davanti a Banca d’Italia e il successivo corteo con cui siamo arrivati sotto alla sede del Comune. Questi due luoghi rappresentano simbolicamente e concretamente le istituzioni responsabili dell’azzeramento dei nostri risparmi e del bail-in, contro cui da mesi ci battiamo. L’iniziativa è stata indetta da risparmiatori bolognesi che da alcune settimane si sono autorganizzati, all’interno del percorso di mobilitazione che da novembre stanno conducendo le “vittime del salva-banche”. Abbiamo portato in piazza molte bandiere con lo slogan “No Salva-Banche”, accompagnato dal logo barrato di Banca d’Italia. Al presidio, insieme a vari risparmiatori di Bologna e di Ferrara, hanno preso parte anche studenti e giovani lavoratori precari, perché la questione non riguarda solo le persone e le famiglie colpite dal bail-in, ma è un paradigma generale dell’esproprio delle nostre vite da parte del sistema bancario e politico. Alla vigilia del probabile decreto del governo, che già sappiamo essere un’ulteriore truffa ai nostri danni e un tentativo di dividerci, è per noi tutti chiara la consapevolezza che nessuno ci potrà mai risarcire dei mesi di rabbia, insicurezza e frustrazione a cui ci hanno costretti. Per questo sul nostro striscione abbiamo voluto scrivere “Contro il furto delle nostre vite, rivogliamo tutto”. La nostra rivendicazione è infatti quella di un risarcimento totale e generalizzato di tutti i risparmiatori, indipendentemente dalle posizioni individuali.

Dopo aver appeso sul portone di Banca d’Italia un altro striscione (“No all’esproprio dei nostri risparmi!”) e delle mutande, a simboleggiare quello che abbiamo da perdere, abbiamo dato vita a una manifestazione per il centro cittadino, con tanti slogan (“Ladri”, “Giù le mani dai nostri risparmi”, “Rivogliamo i nostri soldi”) e un canto di processione sulla ministra Boschi e i suoi sodali (lo alleghiamo qui sotto). Arrivati davanti al Comune, su ordine del sindaco Merola, ci è stato impedito l’accesso al cortile di Palazzo d’Accursio, dove volevamo tenere un’assemblea conclusiva di questa importante giornata di mobilitazione, che abbiamo poi svolto in Piazza Maggiore. E’ addirittura stato chiuso il portone, un’immagine esemplare di istituzioni che si barricano impaurite e si nascondono davanti alla legittima protesta dei cittadini.

Dall’assemblea finale è emersa la proposta di rilanciare la mobilitazione con una nuova iniziativa indicativamente sabato 30 aprile nella città di Ferrara, duramente colpita dal fallimento di CaRiFe. Per prepararla insieme e in modo aperto, proponiamo un incontro pubblico da tenersi il prima possibile. Noi non ci fermiamo!

Canto di processione sull’aria di Viva viva Sant’Eusebio

Viva viva Santa Boschi
Protettrice di tipi loschi
Viva viva i suoi banchieri
Che hanno usato i nostri sederi
Santa Boschi salvatrice
Salvatrice di papà
Viva viva sto governo
Che ci ha rovinato l’inverno
Viva viva l’ebetino
Dice cose da cretino
Viva pure la Banca d’Italia
Sopra cui metteremo la taglia

No Salva-banche Bologna