Acabnews Bologna

“No alla riapertura del Cie”

Mercoledì 18 dicembre’013 alle 18 presidio in via Mattei. “Bologna non ha bisogno di una ‘grande opera’ di incarcerazione e sofferenza, ma di progetti di inclusione e cooperazione”.

12 Dicembre 2013 - 18:03

©Michele Lapini“Circolano preoccupanti indizi della volontà da parte del Ministero dell’Interno di riaprire il Cie di via Mattei, una struttura dove per dieci anni si è manifestata concretamente la violenza della detenzione amministrativa e del diritto eccezionale per i migranti”. E’ per questo che parte in città una nuova campagna contro il Cie che, dopo una conferenza stampa svolta stamattina sotto la Prefettura, dà appuntamento per un presidio in via Mattei mercoledì 18 dicembre’013 alle 18.

“Bologna non ha bisogno di una ‘grande opera’ di incarcerazione e sofferenza, ma di progetti di inclusione, cooperazione, produzione. I fondi per la ristrutturazione e la gestione dei Cie- recita l’appello diffuso in occasione della conferenza stampa- devono essere investiti in case, servizi, istruzione e reddito e non per celle sempre più blindate per i migranti che perdono il permesso di soggiorno o che cercano in Europa una pace impossibile nei propri paesi”.

Il Comune “sembrerebbe avere un piano di riqualificazione ma si stanno ricevendo forti pressioni per la riapertura che dovrebbe avvenire nei primi mesi dell’anno- spiega Neva del Tpo-  con un appalto al ribasso di cui faranno le spese lavoratori e detenuti. Grazie ad alleanze nuove e coraggiose- conclude- cercheremo di non riaprire questi lager etnici”. Tra le realtà interessate, oltre al Tpo, ci sono anche Làbas, Vag61, Circolo anarchico Berneri, Rivolta il debito-Communia network, Associazione Piazza grande, Usb, Asia-Usb, Cobas e Adl Cobas.