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Nidi a luglio, dalle/i lavoratrici/ori una diffida al Comune

E’ la decisione presa dall’assemblea convocata dall’Sgb. “Portati a casa alcuni risultati, ma non ancora sufficienti per firmare un accordo”, spiega il sindacato: “Non va messa a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei bambini, applicando uno screening serio all’apertura del servizio l’1 luglio e a distanza di una settimana”.

21 Maggio 2021 - 18:51

“A conclusione di una lunga trattativa riguardante l’apertura degli asili nido nel periodo estivo, le lotte condotte dalle lavoratrici e dai lavoratori degli asili nido, scioperi, presidi e manifestazioni, portano a casa alcuni risultati ma non ancora sufficienti per firmare un accordo complessivo con l’amministrazione comunale”. Questo, spiega Sgb, il senso di una mozione approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori che ieri hanno partecipato ad un’assemblea in remoto convocata dal sindacato di base. “Sottolineiamo ancora una volta- continua Sgb- che l’assemblea non è stata riconosciuta come orario di lavoro a causa dell’apartheid sindacale istituito da Merola nei nostri confronti e degli altri sindacati ad esclusione di Cgil, Cisl e Uil. Nonostante questo e nonostante il tentativo di boicottaggio della Cgil che ha convocato all’ultimo momento una assemblea retribuita, poche ore prima della nostra, le lavoratrici e i lavoratori non si fanno prendere in giro e la loro determinazione non si spegne, anzi! Alla fine dei molti interventi è stata infatti approvata una mozione che spiega i motivi della mancata firma, invita fermamente l’amministrazione comunale a non mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei bambini, applicando uno screening serio all’apertura del servizio il 1 luglio e a distanza di una settimana dallo stesso, attenendosi a ciò che affermano gli studi scientifici a proposito. Questa mattina Sgb ha spedito una apposita diffida a sindaco e dirigenti”.

L’assemblea, continua Sgb, “considera ancora aperta la mobilitazione avviata da oltre un anno, per ottenere che il lavoro estivo, che è in deroga al contratto nazionale, non sia più obbligatorio bensì su base volontaria. Ci vuole una bella arroganza a pretendere come fa la giunta Merola che le persone obbligate a lavorare di più di quello che prevede il contratto siano d’accordo ed addirittura le siano grate! Interessa questo ai candidati a sindaco o non è meritevole della loro attenzione nonostante la nostra battaglia proseguirà anche con la prossima giunta se non cambierà nulla? Oppure siamo ancora al ‘Mi avete rotto le palle!’ che urlò Lepore al microfono nei confronti delle maestre che occupavano l’aula comunale contro il tentativo di passarle alle dipendenze delle Asp? Infine, tornando alla mozione dell’assemblea, le lavoratrici ed i lavoratori invitano tutti i sindacati a seguire l’esempio di Sgb e non firmare fino a quando non sarà garantita la volontarietà e la sicurezza sanitaria”.