Oggi passeggiata di lancio del corteo del 22 ottobre, con tamburi e fischietti da piazza Verdi all’Arena del Sole, dov’è in scena lo spettacolo (da tutto esaurito) “Il Capitale” con protagoniste/i le/gli operaie/i dello stabilimento fiorentino: “Noi veniamo ad ascoltare e fare domande”.
“Ciao Bologna, ci conosciamo? No. In verità no. Siamo dirimpettai di Appennino e questo basterebbe forse per provare a conoscersi un po’ di più. Se non altro per l’Appennino, per come da sempre lo stanno bucando, spopolando, impoverendo. Ma no, non ci conosciamo. Noi forse nemmeno conosciamo la nostra piana fiorentina, le sue sperdute zone industriali e il suo caporalato nascosto. Figurati se ci mettiamo a dirti cosa fare o non fare. Noi non veniamo lì con questa pretesa. Noi veniamo lì ad ascoltare e fare domande”. E’ il messaggio firmato dal Collettivo di Fabbrica Gkn in occasione di una rumorosa passeggiata di lancio del corteo del 22 ottobre che si è svolta oggi con partenza da piazza Verdi e arrivo all’Arena del Sole: si perchè “la Gkn sale sul palco”, usando le parole delle/i lavoratrici/ori dello stabilimento toscano, grazie allo spettacolo “Il Capitale” di cui le/gli stesse/i operaie/i sono protagoniste/i (repliche tutte sold out, da giorni). “Noi qua, per continuare a resistere (sono ormai quindici mesi in assemblea permanente), siamo condannati a cambiare i rapporti di forza in tutto il paese- continua il Collettivo di Fabbrica- a insorgere e domandare maleducatamente e insistentemente ‘voi come state’. A domandare se anche voi come noi avete questa esigenza fondamentale, qui e ora, di cambiare prima di essere ingoiati dal nulla che avanza”.
Proseguno le/gli lavoratrici/ori: “Bologna tra le pieghe dei tuoi dibattiti, della tua storia di movimento ricca e complessa, qualcuno pare abbia risposto di sì. E la nostra domanda maleducata e sguaiata si trasformerà in un corteo, il 22 ottobre. Non per noi, ma per voi. Non per voi ma per tutte e tutti. Per questo, per altro e per tutto. Però, un po’ colpa ce l’avete anche voi. Perchè quando noi siamo insorti, voi siete corsi in solidarietà. E ora, caz, ci tocca ricambiare. Un po’ colpa ne avete anche voi che con una compagnia teatrale, la Kepler 452 (sì, proprio dei bolognesi classici) siete venuti in fabbrica e avete fatto uno spettacolo sulla lotta Gkn: ‘Il Capitale’, che esordirà proprio all’Arena del Sole”. E quindi oggi, per raggiungere l’appuntamento a teatro, i lavoratori del Collettivo di Fabbrica hanno deciso di muoversi lungo le strade di Bologna, “sguaiati e maleducati come sempre. Perchè è vero, non ci conosciamo, ma sappiamo farci riconoscere. Plebe, classe, massa, classe dirigente dal basso, precarie/i, studenti, studentesse, operaie/i ecc… Ditelo un po’ come volete. Siamo quelli lì. Che non ci conosciamo ma basta uno sguardo”.