Ad essere raggiunti dalle denunce attivisti del sindacato Usb, che in una nota parla di “evidente scopo intimidatorio”
Ieri mattina a otto “attivisti del sindacato Usb e del movimento” sono stati notificati avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Nel mirino della procura una manifestazione contro i tagli al welfare del Comune di Bologna, retto allora dall’amministrazione commissariale dell’attuale titolare del Viminale Anna Maria Cancellieri.
La protesta in questione ebbe luogo l’11 dicembre 2010, e si oppenova al “bilancio comunale proposto dall’allora commissario -spiega il sindacato di base in una nota- che prevedeva tagli per 47 milioni di euro con aumenti delle tariffe (biglietto bus, asili nido e materne), degli affitti delle case popolari e tagli al welfare”.
Non ci fu “nessun problema di cosiddetto ordine pubblico”, prosegue la nota, che parla di “evidente scopo intimidatorio nei confronti di chi in questa città continua a mobilitarsi contro le politiche di massacro sociale e di attacco al welfare”