Il festival, dedicato alle forme contemporanee di fragilità sociale, torna a Bologna con un focus su casa e lavoro. Incontri, presentazioni, proiezioni e musica per indagare il senso del naufragare nell’epoca della precarietà stabilizzata.
Torna a Bologna dal 15 al 20 marzo Naufragi, Festival delle fragilità metropolitane, una settimana di eventi incentrati su casa, lavoro, autonomia.
Attraverso incontri, presentazione di libri, video-documentari, ricerche, indagini, musica e testimonianze si cercheranno spunti e riflessioni per aprire un dialogo che coinvolga la cittadinanza nel dibattito sull’esclusione sociale, per far conoscere realtà spesso sommerse e per rendere visibili gli invisibili.
Un momento di riflessione e confronto non solo auspicabile ma necessario, dopo le vicende che hanno coinvolto ASIA-RdB e BolognaPrendeCasa, impegnate nella lotta per il diritto alla casa, i continui sfratti e il clima di emergenza abitativa che attraversa la città da ormai troppo tempo.
Un’occasione per il Comune di Bologna di prendere una posizione su temi delicati come il diritto alla casa e al lavoro, temi che interessano tutti e che ci rendono ugualmente precari e fragili. Naufraghi, per l’appunto, ma non solo nelle parole o nelle iniziative patrocinate dal Comune in pompa magna.
Il Festival, presentato al VolaBo (Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna) e finanziato dal Co.Ge (Comitato di Gestione del fondo per il volontariato) è nato come un progetto di rete che ha coinvolto associazioni di volontariato e promozione sociale, cooperative sociali e operatori nel settore.
Sul sito del festival il programma completo delle iniziative.