Coordinamento Precari, Cobas e Usb lanciano un nuovo presidio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per chiedere che le indennità di disoccupazione vengano erogate in tempi accettabili: “le lungaggini burocratiche non possono privarci dei nostri diritti”.
“A quasi due settimane dall’incontro del Coordinamento Precari/ie con l’INPS di Bologna, torniamo a denunciare la situazione dei/delle docenti che, dopo una supplenza a scuola, si sono visti negare il sussidio di disoccupazione (NASPI) al quale avrebbero diritto”. Così il Coordinamento Precari/ie della Scuola, in un comunicato firmato anche dai sindacati di base Cobas Scuola e Usb Scuola, ritorna sul tema delle indennità di disoccupazione bloccate dall’ente di previdenza sociale a causa della mancata comunicazione da parte del Ministero delle Finanze dei contributi previdenziali versati per i periodi di lavoro svolti nelle scuole pubbliche: contributi che ai lavoratori sono stati naturalmente trattenuti dai loro stipendi. Il problema sembrava destinato a risolversi dopo il presidio tenuto la settimana scorsa dai precari davanti agli uffici Inps di via Gramsci e il successivo incontro che pareva aver sbloccato la situazione. Invece le tempistiche brevi che i lavoratori – dal 30 giugno senza stipendio – chiedevano non si vedrebbero rispettate: “La settimana scorsa, abbiamo ottenuto dall’INPS di Bologna una procedura più semplice per gestire le domande di NASPI provenienti dai docenti precari: una procedura che tiene in sospeso le domande, in attesa dell’aggiornamento della situazione contributiva dei docenti, ma che non garantisce l’erogazione immediata del sussidio. Intanto, il servizio Noi-PA e la Ragioneria territoriale dello Stato continuano a rimpallare la responsabilità sull’INPS, che a sua volta ribadisce di non potere (o volere?) versare la NASPI senza la trasmissione per via telematica dei contributi. L’INPS aveva dichiarato nelle scorse settimane che sarebbe stata diramata una circolare a tutti gli uffici periferici affinché, in caso di dubbi sulle singole domande NASPI, venisse accettata la documentazione presentata dai lavoratori (contratto e cedolini)”.
Invece – continuano i precari – “attualmente gli uffici territoriali non sembrano aver recepito o ricevuto tale circolare interna. In tutto questo, l’Ufficio Scolastico, che rappresenta sul territorio il nostro datore di lavoro, rimane in silenzio. Abbiamo chiesto più volte un incontro al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, dott. Versari, senza ricevere risposta. Per questo saremo in presidio mercoledì 18 luglio a partire dalle ore 9 sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale in via dei Castagnoli 1. Chiediamo a Versari di incontrarci e darci delle risposte rispetto a questa grave situazione. Le lungaggini burocratiche o i problemi tecnici nelle comunicazioni tra uffici pubblici non possono privarci dei nostri diritti. Gli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale si adoperino perché il MEF sblocchi subito la situazione e perché l’INPS versi la NASPI a chi ne ha diritto, in tempi brevi”.