Acabnews Bologna

Nasce anche a Bologna il comitato promotore per lo sciopero degli stranieri

Verso la mobilitazione nazionale del primo marzo 2010:presidio dalle ore 16 in piazza Nettuno

16 Febbraio 2010 - 12:11
Sì è costituito anche a Bologna il comitato promotore in vista del “primo marzo 2010 – sciopero degli stranieri, una giornata senza di noi”. Del comitato fanno parte migranti e italiani, associazioni e coordinamenti: siamo sia persone attive da anni sul territorio Bolognese e la sua provincia, sia donne e uomini uniti contro il razzismo e nella campagna verso la giornata del primo marzo.

Il primo marzo è stato proclamato in Italia e in altri paesi europei come giornata di mobilitazione e sciopero contro il razzismo e lo sfruttamento. In Italia sono già attivi comitati in decine di città e pochi giorni fa, sabato 7 febbraio, quasi 20.000 migranti hanno manifestato a Brescia lanciando a tutti un segnale forte: il primo marzo è già cominciato!

Al centro della giornata sarà la condizione dei migranti in Italia ed Europa. In Italia i migranti producono ormai una parte consistente del PIL (9%), sono sempre di più i figli di stranieri nelle scuole e negli asili, le città sia grandi che piccole sono ormai multi-etniche. Ma la condizione migrante nel nostro paese è segnata soprattutto dalla legge Bossi-Fini e dal “pacchetto sicurezza”. Il razzismo che attraversa la società italiana si nutre ogni giorno di un diffuso e più grave razzismo istituzionale, che costringe i migranti al ricatto del legame tra permesso di soggiorno e lavoro. Un razzismo che contamina oggi tutti i servizi e gli spazi pubblici, oltre che gli uffici stranieri delle questure italiane, fino ai CIE (centri di identificazione ed espulsione), luoghi dove non esiste alcun diritto e dove i migranti possono rimanere rinchiusi fino a sei mesi per il solo fatto di non avere un permesso di soggiorno valido. Oggi, è sempre più chiaro a tutti che la legge Bossi-Fini produce clandestinità, mettendo a rischio ogni diritto fino a mirare anche il diritto alla salute. E mentre continua la pratica disumana dei respingimenti in mare e verso la Libia, il cosiddetto “patto d’integrazione” con il permesso di soggiorno a punti non è che l’ultima trovata per mettere i migranti sotto ricatto, negando ogni prospettiva di accesso stabile e permanente a tutti i diritti di cittadinanza.

Sappiamo che con la crisi economica, che si fa sentire così forte anche a Bologna, i migranti sono ancora una volta i più colpiti: in migliaia rischiano di perdere il permesso di soggiorno, in migliaia che il permesso non lo hanno vengono indicati come criminali e condannati al lavoro nero gestito dai caporali. Mentre migliaia di ragazzi cresciuti e nati in Italia, una volta compiuti i 18 anni dovranno sottostare ad una legge che non riconosce loro alcun diritto né cittadinanza. Nel frattempo c’è anche chi propone classi separate per gli studenti migranti e, anziché promuovere la conoscenza e l’arricchimento reciproco, soffia sulla diffidenza e l’odio. Per questo non solo a Rosarno, ma in Italia in generale, il razzismo esiste di fatto come pratica istituzionale e sociale che produce sfruttamento e contro la quale non si può più tacere.

Di fronte a tutto questo noi, migranti e italiani, siamo impegnati con le nostre pratiche e lotte quotidiane nella costruzione di una società diversa, dove nessuno sia ricattabile e discriminato solo perché straniero. Il primo marzo daremo visibilità a tutto questo con i migranti e dalla parte dei migranti, insieme ai tanti cittadini, operatori, insegnanti, pubblici ufficiali che in prima persona rifiutano in maniera attiva la logica della delazione introdotta dall’obbligo di denuncia e dal reato di clandestinità. Sappiamo che la negazione dei diritti dei migranti è un attacco ai diritti di tutti, e saremo in piazza perché la libertà dei migranti è la libertà di tutti.

Con questo spirito promuoveremo per il primo marzo diverse iniziative di sensibilizzazione e lotta contro il razzismo e, nel dichiarare sin da ora di essere insieme ai migranti che decideranno di scioperare per dimostrare la loro importanza nell’economia di questo paese, invitiamo tutte e tutti ad essere protagonisti in una giornata di mobilitazione in cui rifiutare ogni complicità con provvedimenti normativi che legalizzano pregiudizio, paura ed intolleranza. Facciamo per questo appello a tutte le realtà associative, ai lavoratori, agli studenti perché si uniscano a questa giornata partecipando e contribuendo al lavoro del comitato e a tutte le iniziative che caratterizzeranno primo marzo. Facciamo inoltre appello ai sindacati affinché si uniscano a questo percorso a partire dall’offrire tutela a tutti coloro, migranti e italiani, che il primo marzo decideranno di astenersi dal lavoro aderendo all’appello nazionale.

Sabato 20 febbraio saremo nelle strade di Bologna con volantinaggi e banchetti informativi e diamo appuntamento a tutte/i per un presidio lunedì 1 marzo, a partire dalle ore 16 in piazza Nettuno.

Comitato primo marzo 2010 Bologna

Per informazioni e contatti:
Comitato Primo marzo Bologna, primomarzo2010bologna@gmail.com
Ass. Ya basta Bologna yabasta.bologna@gmail.com
Coordinamento Migranti Bologna e provincia coo.migra@yahoo.it