Entra nel vivo la mutazione muscolare dei vigili. Tutto deciso sulle bombolette, in arrivo corsi di autodifesa, allo studio l’adozione di microtelecamere. Forza Italia vuole anche il manganello, la giunta prende tempo.
L’idea risale ai tempi di Delbono, ma è dall’inizio del secondo mandato di Merola che è andata via via concretizzandosi, nel crescente entusiasmo dei leghisti. Ora è solo questione di poche settimane prima che entri nella dotazione della Polizia Municipale lo spray urticante, segno evidente di una mutazione muscolare del governo locale.
Oggi, come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore alla sicurezza Aitini, la giunta delibererà il disciplinare d’uso, e a seguire partirà l’iter per l’acquisto della prima fornitura, che arriverebbe in circa due mesi. Ogni bomboltta costa circa 50 euro, ogni ricarica 15. A giugno la Municipale prevede “tre o quattro giornate di formazione” (tenute dall’azienda fornitrice) per il primo centinaio di agenti circa che sperimenteranno le bombolette, ma entro l’estate si prevede di assegnarne a tutti i 400 vigili in servizio esterno.
La giunta conferma anche di stare pensando a corsi di autodifesa per gli agenti, ma Forza Italia già rilancia chiedendo l’adozione del bastone distanziatore (manganello). Cauto per ora l’assessore: “Non mettiamo troppa carne al fuoco”. Dossier aperto invece sulle microtelecamere, altra idea in circolazione da un po’: “Stiamo discutendo con i sindacati, ma ci sono opinioni diverse all’interno della Polizia municipale”. Il capo dei vigili ha confermato di starne parlando con la prefettura.