Acabnews Bologna

Morte in Questura, i due agenti verso l’archiviazione

La richiesta è stata formalizzata dalla Procura, dopo l’inchiesta aperta per omicidio colposo: “Nessun elemento poteva far ragionevolmente supporre che ci fosse un rischio concreto di suicidio”. Ma mancano telecamere e pulsante d’emergenza.

18 Ottobre 2017 - 10:13

La Procura ha chiesto l’archiviazione per i due agenti di Polizia indagati (con l’accusa di omicidio colposo) dopo il suicidio, avvenuto la sera del 22 settembre in una cella di sicurezza della Questura, di un 39enne senegalese in stato di arresto. E la Procura aggiunge che “anche l’accertato non funzionamento delle telecamere non sposta i termini della questione”, visto che “anche se fossero state funzionanti non avrebbero impedito con certezza l’evento, data la sua rapidità ed imprevedibilità”. Nella richiesta di archiviazione, i magistrati scrivono anche che l’ipotesi dell’omicidio colposo eè da scartare, in quanto “nessun elemento poteva far ragionevolmente supporre che ci fosse un rischio concreto di suicidio”.  Tuttavia, pur escludendo “una rilevanza penale della vicenda”, la Procura ha ritenuto “necessario trasmettere il provvedimento” al questore Ignazio Coccia, da un lato “per le diverse valutazioni che potrebbe assumere in sede disciplinare”, dall’altro “per quelle che potrebbe adottare per organizzare diversamente le modalità di custodia”, in particolare “sul tema degli apparati di videocontrollo”.

Su quest’ultimo aspetto, nei giorni precedenti, si era soffermato anche il Garante comunale dei detenuti, Antonio Ianniello, alla luce di sopralluogo effettuato in Questura dopo dopo il suicidio del 39enne. Per il Garante le quattro celle di piazza Galilei sono piuttosto insicure, dato che “il sistema di videosorveglianza nelle camere per gli arrestati non funziona” e “manca un pulsante che permetta di chiamare l’agente in servizio in caso di necessità”.