Acabnews Bologna

Mobilitazione antifascista, e “Casapound è sempre chiusa” [+comunicati]

Bologna antifascista in conferenza stampa in vista del corteo di sabato: “Non ci fermeremo finché non chiuderà definitivamente”. Intanto aderiscono Hobo, Casona di Ponticelli, Mujeres Libres e Atlantide.

22 Maggio 2014 - 18:05

Bologna antifascista (foto Flavia Sistilli)Il corteo che dopodomani manifesterà per la chiusura di Casapound “è il secondo dopo quello di un anno e mezzo fa, e in questi mesi c’è stato un lungo calendario di iniziative, le ultime in ordine di tempo quelle in piazza Santo Stefano e alla Lunetta Gamberini ad aprile”, spiegano gli attivisti di Bologna Antifascista, una rete tra collettivi, spazi sociali, singoli attiva a Bologna dal 2012, in conferenza stampa stamane davanti al Comune.

E un primo risultato è stato raggiunto: Casapound da mesi non fa apre più al pubblico”. Chiaramente non basta: “Non ci fermeremo fino alla chiusura definitiva della sede, poiché è fonte di pericolo perl’incolumità fisica di chi abita nel quartiere e non solo. Lo dimostrano moltissimi episodi, l’ultimo dei quali ad Arco, in provincia di Trento, dove poche settimane dopo l’apertura di Casapound un ragazzo di 25 anni è stato accoltellato da un fascista”.

Perché la scelta di convocare la conferenza stampa in Comune? “Merola ha le sue responsabilità – rispondono gli antifascisti – in campagna elettorale definì ‘sacrosanta’ la protesta contro il tentativo di Casapound di aprire una sede in via Guerrazzi. Ma da sindaco non ha mai mosso un dito per porre freno alle attività dei neofascisti”.

L’appuntamento è quindi per sabato alle 14 in piazza Santo Stefano: “Percorreremo via Santo Stefano, passeremo davanti ad Atlantide per dare solidarietà allo spazio autogestito a concreto rischio di sgombero, per poi proseguire lungo via Murri e tornare infine verso il centro da via Mazzini”, spiegano infine gli attivisti.

Intanto alla manifestazione, oltre alle diverse realtà riunite in Bologna Antifascista, hanno aderito Hobo e la Nuova Casa del Popolo di Ponticelli. Pubblichiamo di seguito i comunicati diffusi in questi giorni.

* * * * * * * *

L’antifascismo non passa mai di moda…

…vive e lo reinventiamo quotidianamente nelle nostre pratiche di lotta!

Ancora una volta bisogna ribadire che nella nostra città non c’è spazio per Casapound, nonostante questi cosiddetti “fascisti del terzo millennio” abbiano trovato casa in via Malvolta, grazie alla amministrazione comunale che ancora lo permette, e a negozianti del lusso come i Biagetti che non si fanno scrupoli ad affittare i loro locali ai neofascisti.
Sta a noi dire e far capire a queste merde che non sono benvenute, perciò non ci stancheremo mai di dirlo: fascisti carogne tornate nelle fogne!

Sabato 24 maggio la “Bologna Antifascista” propone un corteo cittadino, ci si ritrova in piazza Santo Stefano ore 14.

Hobo

* * * * * * * *

Adesione corteo 24 maggio 2014 – Chiudiamo Casapound!

L’Ass. Primo Moroni aderisce al corteo Antifascista di sabato 24 Maggio Chiudiamo Casapound! Nessuno spazio ai fascisti!

Da sempre riteniamo che l’Antifascismo e la Resistenza non siano solo parole da studiare, comprendere e ricordare, ma pratiche di azione quotidiana, che affondano le loro radici nella storia recente e hanno significati nuovi e sempre attuali. Davanti al nascere e al proliferare di gruppi politici e movimenti di ispirazione fascista, razzista e di matrice xenofoba le parole e le pratiche dell’antifascismo risultano quanto mai contemporanee e necessarie: il nostro compito è quello di opporci fermamente a questi movimenti e al contempo diffondere una cultura antifascista, dove per antifascismo intendiamo l’abolizione dei soprusi gerarchici dei più forti verso i più deboli, la lotta al razzismo, la lotta al sessismo etc.

Sotto mentite (e poi nemmeno tanto) spoglie l’incubo fascista è ancora presente e sembra proliferare a vista d’occhio: fascisti sono quelli del blocco studentesco che nel 2009 hanno picchiato gli studenti che manifestavano a Roma contro la riforma Gelmini, fascista è il criminale che nel 2011 a Firenze ha ucciso a colpi d’arma da fuoco due migranti senegalesi ferendone un terzo, fascisti sono gli aggressori che a Rimini hanno ferito gravemente due compagni la notte dell’8 marzo, fascista è colui che ha tentato di uccidere a coltellate un compagno a Trento la notte del 16 maggio scorso e fascisti appartenenti a casapound sono i 20 assalitori che in questi giorni sono entrati in una biblioteca pubblica di Terni aggredendo 3 persone. Purtroppo l’incubo è sempre più reale e di questo incolpiamo anche le istituzioni che sempre meno si sono impegnate a promuovere una cultura Antifascista o hanno taciuto, se non addirittura ammiccato, al formarsi e al costituirsi di associazioni di estrema destra come casapound. Ricordiamo a esempio come qualche anno fa, nel comune di San Pietro in Casale (BO), dove la guerriglia partigiana fu fondamentale per la liberazione del paese, come grazie al mutismo di un’amministrazione di centro sinistra, si stava per edificare un cippo in memoria delle vittime dei partigiani. Anche in quel caso, se non fosse stato per l’intervento repentino di alcune associazioni del territorio, tra cui in prima linea l’Ass. Primo Moroni, ora avremo, a fianco ai monumenti della resistenza, nuove e fiammanti effigi celebrative, quasi a dire che in fondo in fondo questo fascismo un po’ ci piace e che forse 70 anni fa c’eravamo sbagliati! Invece noi vogliamo urlare e rivendicare che il fascismo, oggi come allora, non ci piace e così non ci piacciono neanche le propaggini che ha generato.

Noi non deleghiamo l’Antifascismo: le nostre scelte, le nostre azioni, il nostro modo di intendere la socialità e la politica sono Antifascismo. Così come Antifascismo è scendere per le strade è gridare che casapound, e altre organizzazioni destrorse e xenofobe non dovrebbero esistere: ancora una volta ‘VIA I FASCISTI DALLE NOSTRE STRADE’.

L’Ass. Primo Moroni – Nuova Casa del Popolo di Ponticelli

* * * * * * *

Come Mujeres Libres ribadiamo la nostra partecipazione alla rete di Bologna antifascista e al corteo del 24 maggio per far chiudere la sede di CasaPound.
Come femministe chiamiamo tutte le comunità lesbiche, femministe e queer a partecipare perché la lotta anti-autoritaria contro le imposizioni di genere e il sessismo vanno di pari passo alla lotta antifascista.
Il sessismo di CasaPound è ambiguo e non dichiarato ma noi non ci facciamo ingannare dall’apparenza di facciata di questi neo fascistelli.
Chiunque emuli o inneggi a attitudini fasciste offende tutte e tutti. Offende le donne perché cerca di relegarle in ruoli sociali prestabiliti togliendo loro la possibilità di autodeterminarsi.
Il patriarcato ha una storia ben più lunga del fascismo e della chiesa, ma sappiamo bene che in Italia queste due forme di potere sono ancora profondamente radicate nei concetti di patria, dio e famiglia che ancora pericolosamente impregnano la nostra società mirando alla normativizzazione delle Soggettività.
Per questo non tolleriamo la presenza di nessuno spazio, individuo o movimento che sia fascista, dichiaratamente o meno.
Le istituzioni che si lavano la bocca con proclami contro la violenza sulle donne sono poi quelle che di fatto legittimano la presenza di luoghi come CasaPound mirando al contempo alla chiusura di spazi come Atlantide che da 15 anni ESISTONO contro la violenza di genere e la normalizzazione dei corpi.

Vi aspettiamo sabato 24 maggio alle 14 in Piazza Santo Stefano per alzare la voce contro preti e fascisti.

Vi ricordiamo con gioia, inoltre, che maggio è il mese dedicato alla masturbazione femminile e alla sua de-stigmatizzazione!

Mujeres Libres

* * * * * * * * * *

Le Atlantidee r-esistono. Fatevene una ragione.

Ieri mattina, la scalinata di Atlantide è stata la fiera protagonista di un polifonico e dissonante confronto. Da un lato, la gioiosa ma determinata r/esistenza creativa allo sgombero delle Atlantidee e delle loro alleate, dall’altro la triste rappresentazione di un centrodestra alla ricerca di briciole di visibilità sulla nostra pelle, nella giornata di chiusura della campagna elettorale per le europee. Fuor di metafora, gliele abbiamo letteralmente cantate.
La “documentazione” che la Presidente del Quartiere Santo Stefano ha consegnato alle giornaliste e ai giornalisti presenti, non fa altro che confermare quello che ripetiamo da ormai due anni: c’è un’evidente volontà politica di ostracizzare femministe, lesbiche, gay e punk fuori dalle mura della città, ad ogni costo. Infatti se l’Operazione Bando, pianificata con questo preciso obiettivo, dovesse fallire per la rinuncia delle associazioni “vincitrici”, come recita testualmente la lettera indirizzata dalla Presidente Giorgetti all’attenzione del Sindaco, del Questore e al Comandante della Polizia Municipale, “l’immobile sarà comunque utilizzato dal Quartiere stesso per attività istituzionali”.

Per la serie “Sarai mia o di nessun’altro”, la retorica del rispetto delle regole e della legalità viene dunque utilizzata, per l’ennesima volta, per mascherare una gestione privatistica, padronale e meteopatica degli spazi pubblici di questa città da parte dell’amministrazione.
Che Atlantide sia da sempre uno spazio comune aperto, ampiamente vissuto e attraversato, lo hanno dimostrato le mobilitazioni di questi mesi a sostegno della nostra esperienza: dalla petizione firmata da più di 1500 persone al corteo cittadino dell’11 aprile, dai concerti del 4 maggio fino all’iniziativa “Di Porta in Porta R-esistiamo in Autogestione”, che si è svolta in contemporanea su otto Porte della città lo scorso venerdì.

Che froce, femministe, lesbiche, trans e punk possano rappresentare un disturbo per il “decoro”, la “sicurezza” e “l’ordine pubblico” in una società profondamente sessista e omolesbotransofoba che spesso legittima la violenza maschile contro le donne, non può che renderci ancora più orgogliose dell’intensa attività politica, sociale e culturale che i collettivi di Atlantide hanno svolto in questi 15 anni di occupazione e autogestione. Purtroppo non ci meraviglia affatto che soggettività autodeterminate, impegnate a costruire ogni giorno in piena autonomia i propri percorsi di liberazione, disposte a rivendicare a viso aperto la propria differenza in ogni occasione, anche di fronte alle minacce di sgombero, possano risultare molto scomode. Ma non possiamo fare a meno di sottolineare che mentre il Quartiere chiede l’intervento di Prefettura e Questura per sgomberare Atlantide dal Cassero di Porta Stefano, tollera senza alcun problema la presenza di una sede di Casa Pound nel suo territorio. Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare al corteo antifascista che partirà oggi alle 14 da Piazza Santo Stefano. La Presidente del Quartiere e i suoi consiglieri di maggioranza, se ne facciano una ragione: esistiamo, r-esistiamo e saremo sempre indecorose e libere.

Atlantide R-esiste, Atlantide resta dov’è!