Ad un mese dalla manifestazione del 19 maggio ancora nessuna risposta dalla questura di Bologna sulla gestione dei permessi di soggiorno. Sabato si torna in strada: appuntamento ore 10 in piazza Roosevelt.
La protesta dei migranti per i permesso di soggiorno continua, come già un mese fa i migranti tornano a denunciare “la scandalosa gestione del rinnovo del permesso di soggiorno da parte della Questura di Bologna, fatta di ritardi nel rilascio e nel rinnovo dei documenti, di mancanza di un ufficio informazioni e di presunti maltrattamenti da parte degli impiegati”. Sabato alle 10, infatti, il Coordinamento Migranti di Bologna e provincia tornerà in piazza Roosvelt, per protestare e chiedere un incontro con i dirigenti di questura e prefettura: “Siamo stanchi di aspettare in silenzio- dice Giorgio- le questioni che abbiamo posto non sono private. Devono rispondere pubblicamente”. E prosegue: “Ancora oggi non sappiamo quante pratiche siano ferme all’Ufficio stranieri, non si sa perche’ i permessi vengano consegnati dopo mesi e mesi di attesa, e molto spesso con validita’ ridotta, e non conosciamo che fina abbiano fatto le pratiche per la sanatoria del 2009”.
L’attuale situazione, denunciano i rappresentanti del Coordinamento migranti, mette in difficolta’ non solo chi lavora ma anche chi studia. “E’ un girone infernale- commenta una studentessa- appena ci scade il permesso scatta il blocco automatico del piano di studi. E nell’attesa del rinnovo non possiamo sostenere esami”. Tra le richieste c’è ovviamente anche l’abolizione della Bossi-Fini: “Sara’ una giornata di denuncia delle condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti non solo di Bologna ma di tutt’Italia, a causa di una legge ingiusta”, afferma Bas. E infatti anche nel resto d’Italia sono stati giorni di lotta e protesta per i migranti e sabato scenderanno di nuovo in piazza in tante città tra cui Brescia, Napoli, Milano, Reggio Emilia e Modena.