Dietrofront a Padova, mattinata di tensione. A Milano un gruppo si incatena alla sede della Lega. Presidi e cortei a La Spezia, Massa e Verona, sospeso lo sciopero della fame a Brescia
(Dal sito di Radio Onda d’Urto)
Prosegue lo stucchevole tira e molla dello Stato sulla pelle dei migranti, truffati dalla cosiddetta “sanatoria colf e badanti” e ormai in lotta da oltre una settimana in mezza Italia. In mattinata tensione a Padova, dopo il dietrofront del sindaco pd Flavio Zanonato, sulla riapertura delle procedure per l’ammissione alla sanatoria del 2009 di quei migranti che avevano visto respinte le loro richieste perché condannati per il reato di clandestinità, poi giudicato dal Consiglio di Stato ininfluente ai fini del rilascio del permesso di soggiorno. Venerdì scorso sembrava che Prefettura, Questura e autorità cittadine di Padova avessero deciso di scavalcare il Ministero dell’Interno, ancora fermo nella sua incapacità di affrontare la situazione.
Ieri pomeriggio però il sindaco Zanonato ha telefonato in Prefettura a Brescia, sostenendo che in realtà Padova sta ancora attendendo risposte dal Viminale. I protagonisti della mobilitazione euganea hanno minacciato la possibilità di “tornare in alta quota” per avere il rispetto dei loro diritti. Nel pomeriggio nuova puntata della telenovela, con l’invio delle prime 18 convocazioni, a cui dovrebbero seguire a breve le altre
Pure a Milano nel frattempo prosegue la mobilitazione. Dopo la protesta davanti alla sede della Lega Nord di piazza XXIV maggio, dove ieri un gruppo di migranti in lotta ha deciso di incatenarsi, dando il via anche ad uno sciopero della fame, oggi gli immigrati hanno sfilato in corteo per il centro passando da palazzo Marino, dove si svolge il primo Consiglio comunale targato Pisapia. Lo sciopero della fame dei migranti è stato sospeso, in vista anche degli incontri che ci saranno domani con il questore e con il nuovo sindaco di Milano.
Migranti in piazza anche a Massa, con iniziative ogni giorno in un punto diverso della città: oggi è toccato al teatro “Gugliemi”, mentre a La Spezia dopo il corteo di venerdì si è aperto un tavolo di trattativa con le istituzioni. A Verona, invece, prosegue il presidio in piazza San Niccolò.
Infine Brescia, dove il presidio permanente 24 ore su 24 in piazza Rovetta pianifica nuove iniziative, dopo la fine temporanea dello sciopero della fame intrapreso da circa una settimana da alcuni migranti. Due di loro, Jimi e Novaz, erano stati ricoverati per accertamenti in seguito alla debilitazione fisica dovuta alla lotta. Oggi lo stop a questo tipo di protesta, “in vista – dicono dal Presidio – di una lotta che si annuncia dura e soprattutto di non rapida soluzione”