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Merola porta a New York le “eccellenze”? E in città “restano le sfighe”

Mentre il sindaco è oltreoceano a lanciare Fico e la città del cibo, per Vag61 “va raccontata anche la Bologna militarizzata e degli sgomberi, della guerra ai graffiti e del caro-mensa…”. Sabato mostra fotografica.

18 Novembre 2016 - 10:31

15055859_1814804828758565_2727207707245526322_n“Prendete due generose fette di mortadella, che fanno tanto cibo popolare e, ci mancherebbe, questa è una ricetta di sinistra. Poi aggiungete un po’ di parmigiano reggiano, una lacrima di aceto balsamico e una spolverata di tartufo bianco ma occhio, che costa. Amalgamate il tutto a bordo di una lussuosa Lamborghini (mica c’è la crisi e poi guida il renzianissimo Farinetti, che è tanto simpatico) e aggiungete un pizzico di cultura, tipo due aforismi di Eco e tre canzoni di Dalla. All’uscita, flash e telecamere quanto basta. Et voilà, il pranzo è servito. Tavolo prenotato a New York, con vista sulla Trump tower, dal 16 al 20 novembre: posti riservati per il sindaco Merola ed un nutrito carrozzone di ospiti tra i quali il governatore Bonaccini e il rettore Ubertini. La Grande Abbuffata nella Grande Mela”. Vag61 presenta così la trasferta negli Usa che vede protagonista l’amministrazione in questi giorni.

Un’iniziativa, “come ha spiegato il Comune- continua il centro sociale- per presentare oltreoceano ‘le eccellenze del territorio’ bolognese ed emiliano-romagnolo. E, ovviamente, per lanciare lo sfavillante progetto Fico – Eataly World, la piccola grande opera bolognese che in continuità con i (ne)fasti di Expo celebrerà la ‘city of food’ e la concezione del cibo come esibizione e profitto. ‘Porteremo negli Stati Uniti le nostre eccellenze che ci distinguono da sempre nei campi della cultura, del cinema, dell’automotive con i nostri brand famosi in tutto il mondo’, pregusta il viaggio Merola. E noi vogliamo dargli una mano, perchè l’America è lontana e portarsele dietro tutte, le eccellenze bolognesi, mica è facile. E allora anche noi, nel nostro piccolo, ci teniamo a mettere in mostra una serie di cosette in cui Bologna senz’altro eccelle ma che il Comune, accidentalmente è chiaro, si è dimenticato di segnalare. Perchè Bologna sarà anche la città del cibo, ma dietro la copertina patinata c’è la città delle sfighe e anche questa va raccontata: la Bologna capitale degli sgomberi, la Bologna militarizzata e della polizia che ha carta bianca, la Bologna che fa la guerra ai graffiti e poi mette la street art nei musei, la Bologna con la mensa universitaria più cara d’Italia, la Bologna che nega una casa a chi non ce l’ha, la Bologna dei magazzini della logistica pieni di merci e di sfruttamento…”. E’ il contrasto tra queste due città che sabato 19, “proprio mentre Merola & Co. saranno a New York, metteremo in mostra a partire dalle 17,30 con un’esposizione fotografica e due chiacchiere con Wolf Bukowski (autore de ‘La danza delle mozzarelle. Slow food, Eataly, Coop e la loro narrazione’). Naturalmente non potrà mancare una buona cena, dal titolo ‘Farinetti ci fa un baffo’, che si svolgerà dopo l’incontro (in programma la stessa sera) con Bill Ayers, a Vag61 per presentare il libro ‘Fugitive days’ sulla storia del Weather Underground ed offrire così un assaggio di America decisamente più saporito di quello che inseguono Merola e i suoi compagni di viaggio”.