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“Merola al pranzo con i poveri? C’entra come i cavoli a merenda”

Fra Benito Fusco: “Presenza inopportuna, viste le dichiarazioni del sindaco sulle occupazioni e il suo sostegno al Governo che ha eliminato il blocco degli sfratti”.

18 Gennaio 2015 - 10:11

16216265021_6a22ba8c45_zDopo l’affondo sulla Curia, fra Benito Fusco torna ad intervenire sull’emergenza abitativa e questa volta sottolinea le responsabilità del sindaco Virginio Merola. Fra Benito ha inviato anche al nostro giornale il messaggio che ha deciso di spedire agli organizzatori del tradizionale pranzo per i clochard che domani si svolgerà al ristorante Diana: “Voi sapete quanto apprezzi il vostro incommensurabile servizio verso i migranti e i più poveri. Lasciatemi dire, però, che nel pranzo benefico al ristorante Diana per i senzatetto la presenza del sindaco sia quanto mai inopportuna dopo le sue dichiarazioni sulle occupazioni dei senzatetto e la sua adesione a Renzi che, dopo trenta anni, ha sbloccato il blocco degli sfratti creando un prossimo disagio a cinquantamila famiglie e pensionati. Merola è tutto tranne qualcosa che assomigli al sindaco Zanardi, quello del pane, o al sindaco Dozza, che ha saputo dare a centinaia di famiglie dei migranti del nostro sud Italia una degna e onorevole sistemazione. Forse queste mie parole vi feriscono, ma a volte bisogna scegliere: un proverbio latino dice ‘dimmi con chi mangi e ti dirò chi sei’ e so che siete con i poveri, mentre Merola sta con le convenienze politiche del potere e a quel pranzo è il caso di dire che lui c’entra come i cavoli a merenda. Ecco, invitatelo a merenda e non a pranzo e portategli i cavoli”.