E oggi protesta degli studenti in Regione. Cua: “Trovare soluzioni ad un problema urgente”. Fuori sede non fuori casa: “Vergogna, la situazione è sempre più insostenibile”.
Protesta degli studenti, stamattina, sotto alla sede dell’assessorato delle Politiche europee allo sviluppo, Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e Lavoro della Regione Emilia-Romagna “per denunciare il fatto che quest’anno più di 3.000 studenti aventi diritto non riceveranno la borsa di studio“, spiega su Facebook il Cua, aggiungendo che “non accetteremo questa situazione, l’assessore Bianchi deve prendere parole assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo! La Regione deve pagare le borse di studio che Er.Go non riesce a garantire!”. Il collettivo ha poi diffuso il seguente aggiornamento: “Siamo stati ricevuti dai rappresentanti dell’assessorato insieme a Fuori sede non fuori casa. La situazione nonostante l’impegno degli enti rimane critica per più di 3.000 studenti le cui sorti sono ancora incerte e in mano a quei ministri che sappiamo non avere a cuore i bisogno dei giovani in questo paese! Alla luce di questo rilanciamo il tavolo di domani alle ore 9 al 25 di via Zamboni, tavolo conquistato con mesi di mobilitazione, con università, Er.Go, regione ed Acer per trovare soluzioni ad un problema urgente: il diritto allo studio e ad un alloggio dignitoso!”.
“Più di 3000 studenti senza borsa… Vergogna!”, scrive il network Fuori sede non fuori casa: “A fronte di questa inaccettabile situazione abbiamo perciò ritenuto necessario chiedere conto alle istituzioni competenti, in fine ottenendo, tramite la nostra determinazione, la possibilità di un incontro che in prima istanza i rappresentanti di queste, mobilitando i propri apparati di sicurezza, avevano cercato di negarci. Nell’ambito di questo confronto, avvenuto con le rappresentanze del Servizio programmazione delle politiche dell’assessorato sopra citato, una volta sottolineata con forza la necessità di trovare delle soluzioni concrete e immediate per gli impellenti problemi dei borsisti idonei non assegnatari, abbiamo altresì ottenuto l’impegno della regione a presenziare al tavolo di contrattazione sociale su diritto allo studio e all’alloggio dignitoso che, a seguito di mesi di mobilitazione, siamo riusciti a fissare per domani alle 9.00 con i rappresentanti di Unibo, Er.go e Acer. Riteniamo a questo proposito che sia necessaria, tanto più in conseguenza delle novità emerse in materia di assegnazione delle borse di studio, a partire dal tavolo di domani, una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, al fine di far fronte ad una situazione sempre più insostenibile per gli studenti universitari in questa città. Affinché questo sia possibile, però, come questi mesi di mobilitazione ci hanno dimostrato, sarà indispensabile tutta la nostra determinazione. Per questa ragione, a partire dal tavolo di domani e per le settimane a venire, continueremo a mobilitarci fino a che i nostri bisogni non saranno riconosciuti e i nostri diritti garantiti”.
Intanto, di fronte ad una situazione come quella descritta, Er.Go non trova di meglio da fare che sperare di finanziare le borse di studio con un mercatino di Natale. L’iniziativa si è svolta proprio oggi, a Bologna. “È l’occasione per vedere e acquistare simpatici e utili gadget (matite, spille, magneti, tazze, palle di Natale, segnalibri e tanto altro)”, è il modo in cui l’azienda ha pubblicizzato il mercatino, aggiungendo che “il ricavato è destinato al finanziamento delle borse di studio”.