Acabnews Bologna

“L’Università di Bologna tuteli gli studenti iraniani”

Appello rivolto all’Alma Mater affinchè si attivi per tenere alta l’attenzione sui giovani arrestati nella Repubblica islamica e anche su quelli che vi provengono e studiano sotto le Due torri.

13 Gennaio 2023 - 13:40

Dalla comunità iraniana arriva un appello rivolto all’Università, affinchè si impegni a tenere alta l’attenzione sugli studenti arrestati in Iran per “fermare le loro uccisioni” e tutelare quelli che studiano in Italia, che non riescono più a tornare nel loro paese. A chiamare in causa l’Alma Mater è l’attivista Sohyla Arjmand, che vive a Bologna e vive in Italia da più di 40 anni: il regime iraniano ha ucciso un fratello e una sorella. Nell’Iran attraversato dalle proteste di questi mesi ci sono “tantissimi studenti in carcere, tantissimi studenti morti e tanti studenti che tutti i giorni rischiano la vita perché continuano ad andare all’Università”, ricorda Arjmand, ma ci sono anche “professori arrestati… Chi difende il popolo è in carcere e stanno facendo di tutto”. Per questo, prosegue Arjmand, “io mi aspetto dall’Università che lanci un appello per questi studenti arrestati, almeno di fermare le loro uccisioni” e di “avere un riguardo per i tanti studenti iraniani a Bologna”, stando loro vicino e informandosi sulle loro condizioni perchè molti “stanno andando giù di morale”.

Già dalle prime proteste delle/gli iraniane/i a Bologna, i manifestanti avevano sollevato l’attenzione sull’Università segnalando che tra gli studenti dell’Ateneo bolognese “ci sono qui persone che supportano il regime, che sono assolutamente contro di noi e danno i nostri nomi. Il mio per esempio, quelli di chi sta protestando ora qui, finiscono nelle fottute liste del Governo e forse non potrò tornare nel mio paese”.