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“Logistica razzista, lavoro da schiavista” [nuove foto + audio]

I lavoratori bloccano l’interporto insieme a quelli di altri magazzini della provincia, centinaia partecipano al corteo interno. Sciopero e blocchi anche a Piacenza, Brescia, Torino, Milano…

15 Maggio 2013 - 21:55

È cominciato stamattina alle 6, in concomitanza con lo sciopero di 24 ore proclamato da Si Cobas, Adl e Conf. Cobas, il picchetto di blocco delle merci all’ingresso dell’Interporto di Bologna, presso Bentivoglio. Più di duecento i lavoratori in lotta accorsi al picchetto, provenienti dai differenti stabilimenti della provincia. Con loro diverse decine di solidali, per una giornata di lotta nazionale che ha messo in stato d’agitazione il comparto della logistica anche a Piacenza, Brescia, Torino, Milano, e in numerose altre città. Il blocco ha di fatto impedito l’ingresso e l’uscita dei camion dal centro di smistamento per tutta la mattinata, ed è stato segnato dall’entusiasmo e la determinazione dei lavoratori, decisi a continuare fino in fondo la lotta contro la filiera dello sfruttamento di cooperative e subappalti. Una lotta che è andata crescendo e consolidandosi in questi mesi, segnando un’altra importante tappa dopo la giornata di sciopero del 22 marzo scorso. A partire dalle 10.30 i manifestanti hanno poi dato vita ad un corteo interno, che ha attraversato i viali dell’Interporto per andare a far sentire la propria voce alle porte dei capannoni, per poi sciogliersi a fine mattinata.

Tra le rivendicazioni vi è il rinnovo di un contratto nazionale scaduto dal 2012, e in generale lo smantellamento del sistema del subappalto alle cooperative del lavoro di facchinaggio, un sistema che consolidandosi negli anni ha aumentato i carichi di lavoro, le pressioni e i ricatti, ha diminuito le buste paga , ha portato a licenziamenti arbitrari, alla revisione al ribasso dei contratti, e in generale a tutta una serie di negazioni piccole e grandi dei diritti dei lavoratori.

C’erano i lavoratori del consorzio Sgb, che ha in subappalto la gestione dei magazzini Granarolo di Cadriano, in cui nelle scorse settimane la conflittualità dei facchini ha già portato a blocchi e scioperi. Proprio i lavoratori di Sgb erano stati protagonisti nella giornata di ieri di un’azione di comunicazione, andando a contestare un convegno sull’ “etica del consumo” promosso dalla dirigenza Granarolo a Milano, ricordando alla platea  che dietro i discorsi di facciata su etica e sostenibilità si cela una filiera disfruttamento.

C’erano anche le lavoratrici licenziate dalla Logi.Ma per conto dello stabilimento Grandi Salumifici Italiani: un licenziamento scattato il primo maggio per 11 lavoratrici e 4 lavoratori, fra cui 4 donne in maternità (per il momento reintegrate, a seguito di una denuncia all’Ispettorato del lavoro), con la scusa di un calo di produzione (“esubero di personale”), tutto da dimostrare, se si considera che per i lavoratori rimasti in servizio sono invece aumentate le ore di straordinario a seguito dei licenziamenti.

C’erano anche, come a Piacenza, i facchini della Tnt, che denunciano – un caso tra tanti – continue irregolarità in busta paga, come il mancato pagamento complessivo dell’indennizzo per il lavoro notturno, o conteggi delle ore-lavoro rivisti sempre al ribasso. Tutti passaggi solitamente avallati dai sindacati confederali, che assecondano le volontà padronali, spesso finanche segnalando alla dirigenza i nomi dei lavoratori che lamentano vessazioni. Dall’altra parte Si Cobas, presente e protagonista nelle lotte, denuncia la propria sistematica esclusione da qualsiasi tavolo di dialogo o trattativa.

Per i lavoratori del comparto, in larga parte migranti, questa lotta si lega necessariamente a quella contro la legge Bossi-Fini, che con il ricatto del permesso di soggiorno legato al contratto di lavoro contribuisce a intensificare lo sfruttamento e mira a privare i lavoratori della possibilità di organizzarsi e lottare. Tra gli slogan più volte ribaditi, appunto “Logistica razzista, lavoro da schiavista!”. La lotta della logistica prosegue nelle prossime settimane.

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