Acabnews Bologna

“Libertà condivisa contro l’Europa delle frontiere” [audio]

Presidio mangereccio NoBorder davanti al consolato francese. Sollievo per la liberazione, ieri sera, di Martina, Valentina e Ornella. Rimane alta l’attenzione verso i migranti ancora in carcere dopo il corteo di Calais.

28 Gennaio 2016 - 18:34

Pranzo sociale organizzato questa mattina della rete Eat the Rich e dall’assemblea Bologna No Borders in solidarietà ai migranti di Calais e alle tre attiviste italiane arrestate al corteo di sabato in Francia, e liberate nella serata di ieri.

Grande la soddisfazione di tutti i partecipanti per il rilascio, ma rimane comunque alta l’attenzione e la solidarietà verso i sei migranti ancora trattenuti in carcere dalle autorità francesi.

In tante e tanti si sono ritrovati dalla mattinata alIMG-20160128-WA0006 Portico dei Servi, davanti al consolato onorario francese a Bologna, per dare sostegno e visibilità alla lotta dei migranti e degli antirazzisti a Calais e in tutta Europa.

Un “presidio mangereccio” per mandare un messaggio solidale a tutti coloro che sono in fuga verso gli stati europei, sempre meno disponibili all’accoglienza ed anzi ormai sul piede di guerra contro i migranti. Per affermare il primato della libertà di movimento delle persone, contro chi vorrebbe un’Europa del libero movimento delle merci, e per opporsi al tentativo di chiusura delle frontiere da parte dei governi europei.

Un appuntamento, quello di oggi, che prende le mosse dalla creazione alcuni mesi fa di una cucina di strada presso il presidio No Border di Ventimiglia, a partire da un’idea della rete Eat the Rich di Bologna.

Come ci dicono gli attivisti della rete, praticando quotidianamente una critica sul cibo non si parla solo della sua gestione in termini economici, ma invece si possono e si devono mettere in atto momenti di socialità e di resistenza collettiva verso chi ne vorrebbe fare una questione di profitti. Anche per questo oggi il presidio riafferma un’idea di libertà e socialità condivise, contro l’Europa delle frontiere e dei razzismi.

 

> L’intervista ad Alessandro, Rete Eat the Rich: