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“Libere di vivere ed esprimerci”, femministe condannano l’odio cattofascista

Il collettivo Mujeres Libres interviene su un’iniziativa contro l’educazione sessuale nelle scuole promossa nel giorno del Pride dal dipartimento femminile di Forza Nuova.

09 Luglio 2018 - 15:20

“Fermiamo questo gioco perverso, tuteliamo i nostri figli”: è questo il titolo dell’evento organizzato sabato scorso presso una sala consiliare di via Battindarno, “mentre noi ci trovavamo al Pride. A promuoverlo, lontani da tutti e sicuri che in una giornata come questa sarebbero stati al riparo da contestazioni dirette, è stato Evita Peron, il dipartimento femminile di Forza Nuova, uno dei più feroci partiti fascisti italiani, che può così, in una sala concessa dal quartiere Reno-Borgo Panigale, portare avanti, indisturbatamente, la solita campagna d’odio”. Lo denuncia in un post su Facebook il collettivo femminista Mujeres Libres.

“Quest’associazione – si legge poi – rivendica il ruolo della donna e della famiglia al servizio della patria e della tradizione fascista, e sono gli stessi che ieri hanno recapitato al sindaco Merola ‘indumenti da donna volutamente provocanti’, citiamo, affinchè li indossasse per partecipare al Pride. Durante l’ evento si è dibattuto sull’ art 609 quater c.p. a cui l’associazione si appella per paragonare l’educazione sessuale e alla paritá di genere nelle scuole alla violenza sessuale inflitta ai minori, portando avanti un discorso perfettamente in linea con le politiche razziste, familiste, antiabortiste e antigender dell’attuale governo. E non è un caso infatti che il neoministro dell’istruzione Bussetti, in continuità con chi l’aveva preceduto negli ultimi due mandati, nelle scorse settimane abbia incontrato ufficilamente Gandolfini, il principale organizzatore del Family Day e dei Bus No gender che hanno infestato le strade di tutta Italia nei mesi scorsi, andato a chiedere di fermare la fantomatica ‘colonizzazione ideologica del gender nelle scuole’. Dalle sale consiliari dei quartieri delle città ai palazzi di governo i cattofascisti si organizzano e stringono alleanze che saranno, tutto lascia presagire, produttive”.

Proseguono le Mujeres: “Facendo appello ad una pretesa naturalità della coppia uomo-donna, organizzazioni come queste vogliono escludere e marginalizzare la complessità delle identità che sono scese in piazza oggi (sabato, ndr) orgogliosamente e che tutti i giorni vogliamo incontrare per le strade, resistenti, libere e autodeterminate. Perciò, in un giorno come questo , come Mujeres Libres, vogliamo sottolineare l’importanza di prendere posizione contro attacchi pubblici come questi, che attentano, con discorsi di odio, il diritto di tutte e tutti all’autodeterminazione. L’educazione sessuale, all’affettività e alla parità di genere nelle scuole è sotto attacco perchè è fondamentale per combattere e sdradicare gli stereotipi di genere che giustificano intolleranza e violenza, perché è uno strumento fondamentale per l’ottenimento di una maggiore consapevolezza di sè, delle altre, per la pratica del rispetto reciproco, per l’autodeterminazione sui corpi. Noi siamo libere di vivere e di esprimerci, e condanniamo l’appello all’intolleranza di queste associazioni pro-odio, altro che pro-life! Gli attacchi di ieri e di oggi possono sembrare simbolici, ma sono ciò che domani guiderá e giustificherá le aggressioni subite nelle strade. La violenza simbolica è la stessa violenza fisica che tutti i giorni minaccia i nostri corpi nelle strade (e non solo). La nostra presenza in piazza è una rivendicazione contro ogni tipo di violenza subita. Siamo qua non solo perché non ci arrendiamo all’eteronormaitività imposta e alla violenza che comporta, ma perché essere ”pride” significa anche ribadire la necessità di combattere il fascismo sempre e comunque con ogni forma e mezzo. Torniamo alle basi dell’attivismo e del vivere comune: organizzaimo collettivi, denunciamo gli atteggiamenti fascisti e razzisti con le persone con cui lavoriamo e viviamo, creiamo reti di mutuo appoggio, occupiamo spazi, creiamo servizi autogestiti, scambiamoci informazioni e facciamo controinformazione, prendiamo il tempo per riflettere, per smascherare ogni infiltrazione razzista e sessista anche la più banale, cerchiamo alleate nel nostro quotidiano, combattiamo coraggiosamente senza vergogna contro ogni prevaricazione. Ieri, oggi e sempre, la nostra esistenza è una re-esistenza!!!”.