Opinioni

Lettera aperta alla Fiom

Giuliano Bugani (“operaio, giornalista, poeta”) ha scritto ieri alla Fiom di Bologna dopo le polemiche seguite al corteo dei metalmeccanici a Porretta e la contestazione verso la Cisl.

19 Novembre 2009 - 20:25

Giuliano Bugani è un operaio metalmeccanico un po’ particolare, recentemente con un gruppo di musicisti ha tenuto un reading a un presidio di operai della Dimac contro i licenziamenti, davanti ai cancelli della fabbrica. Ma di Bugani si conoscono anche le produzioni video, soprattutto i suoi documentari su Silvia Baraldini e la Strage dei ragazzi del Salvemini, Nel corso di questi anni, pur continuando a lavorare al tornio, ha continuato un’intensa attività pubblicistica. Da operaio metalmeccanicoi “impegnato” ha deciso di scrivere una lettera aperta alla FIOM, dopo la manifestazione di Porretta e gli strascichi polemici che ne sono seguiti, noi volentieri la pubblichiamo.

Cara FIOM,
chi ti scrive questa lettera aperta è Giuliano Bugani, ex delegato FIOM CGIL negli anni ottanta e novanta. Leggo con tristezza e rabbia, oggi 18 novembre 2009, a seguito della manifestazione FIOM, davanti alla sede CISL di Porretta Terme, (colline di Bologna, per chi non è emiliano), di ieri [due giorni fa, ndr], della successiva protesta dei dirigenti ( ? ) CISL. Chiariamo per chi non è metalmeccanico, che la FIM CISL, e la UILM UIL, hanno firmato un contratto nazionale separato con la Federmeccanica, con gravi cancellazioni dei diritti dei lavoratori metalmeccanici e gravi perdite di poteri d’acquisto. Fino qui niente di strano. ( Ci provavano da decenni). Tranne l’accusa del segretario provinciale CISL che paragona questa manifestazione della FIOM alle manifestazioni fasciste. ( ? ). Va chiarito anche che FIM e UILM, pur rappresentando una minoranza dei metalmeccanici, non hanno nemmeno sottoposto a referendum l’accordo firmato. Tralascio a chi dovrebbe essere rivolta l’accusa di fascismo. Ma ciò che vorrei mettere in evidenza sono alcune cose: inquietante che il segretario CGIL di Bologna prenda le distanze dalla manifestazione della FIOM; inquietante che diversi dirigenti ( ? ) del Partito Democratico condannino questa manifestazione della FIOM. Da qui alcune osservazioni: è chiaro che il Partito Democratico non può permettersi di avere come rappresentanti dei lavoratori un sindacato che è più a sinistra del PD stesso. Soprattutto un sindacato che si schiera contro la Confindustria o una parte di essa, così tenacemente. E’ chiaro che il Partito Democratico ha paura di sé stesso, e della svolta padronale del suo ultimo segretario nazionale. E’ chiaro che un sindacato così tenace potrebbe chiedere e lottare per la cancellazione delle leggi che hanno creato il precariato, quindi leggi del PD e del PDL; è chiaro che i dirigenti della CGIL che condannano questa manifestazione o cercheranno di evitare simili situazioni, o che addirittura offriranno la exit strategy di CISL e UIL, con un unità sindacale falsa e comprata, in realtà aspirano poi a diventare parlamentari PD o acquisire poltrone importanti, esibendosi quindi come serbatoi elettorali. Concludo ringraziandoti per quello che stai facendo. Ma non tradire mai lo spirito che ti ha portato fino qui. Sarebbe la fine. La tua fine. Perderesti ogni futura credibilità, e soprattutto uccideresti ciò che da anni, PD e PDL o loro precursori, stanno tentando di toglierci: il Futuro.

Per sempre un tuo metalmeccanico.

Giuliano Bugani
operaio, giornalista, poeta