Con l’intervento di sabato da parte delle forze dell’ordine “è stato superato un limite e questo non dovrà ripetersi”, è il messaggio lanciato dal Cua tramite l’iniziativa che si è svolta ieri sera: “La Questura dice ‘nulla di particolare’, ma questa non è la normalità. Creaiamo una presa di parola forte contro questo inaccettabile episodio”.
Studentesse e studenti in piazza Scaravilli, ieri sera, dopo l’incursione compiuta nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine nel cuore della zona universitaria. L’iniziativa, organizzata dal Cua, si è svolta al termine del grande corteo contro la guerra che ha attraversato le strade del centro e i viali per poi concludersi proprio in piazza Scaravilli. Le/gli studentesse/i hanno animato lo slargo davanti al rettorato con un aperitivo sociale e con la proiezione delle immagini di quanto accaduto sabato sera, per affermare che in quell’occasione “è stato superato un limite e questa cosa non dovrà più ripetersi”, è il messaggio lanciato dal Cua: “Militarizzazione, esclusione, videoschedature non ci stanno bene! Prendiamo parola, prendiamo le piazze della zona universitaria che sono nostre e parlano i nostri linguaggi, non quelli delle minacce della polizia. Sui fatti delle ultime settimane e di sabato notte scorso la questura si esprime dicendo ‘nulla di particolare’. Ma questa non è la normalità e mai più una cosa del genere dovrà darsi. Dalla Zona Uni creaiamo una presa di parola forte contro questo inaccettabile episodio di abuso di potere, contro questa becera provocazione. Vogliamo essere protagonistə della nostra città!”.