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Le brutte figure dei partiti sui risarcimenti alle vittime della strage

Consiglio comunale, salta fuori un Odg M5S del 2017: “Governo non venga alla commemorazione”. Paradossalmente, frattanto il governo gialloverde ha mancato anch’esso di inserire il provvedimento in finanziaria. Altrettanto paradossali le risate tra i consiglieri.

09 Gennaio 2019 - 18:03

Il rientro in aula a Palazzo d’Accursio, lunedì, non è avvenuto nel migliore dei modi. Salta fuori un ordine del giorno datato 5 giugno 2017 e mai discusso prima, primo firmatario Massimo Bugani, capogruppo pentastellato in Comune ed entrato a far parte, nel frattempo, della segreteria del vicepremier Luigi Di Maio. Il testo invitava il Sindaco “a formalizzare al Governo l’invito a non presenziare alla manifestazione del 2 agosto in ricordo delle vittime della strage, fino a quando non sarà approvata una legge che garantisca i risarcimenti ai familiari delle vittime”. Risarcimenti che i governi di centro-sinistra avevano più volte promesso senza mai passare dalle parole ai fatti. Tutto giusto, peccato che nel frattempo è cambiata la legislatura, a Roma i cinquestelle sono uno dei due azionisti della nuova maggioranza, è stata approvata un’altra legge di Bilancio e anche stavolta dei risarcimenti nessuna traccia.

Il paradosso ha suscitato le ripetute risate da parte di molti consiglieri, mentre i consiglieri M5S chiedevano il ritiro dell’Odg.  Ma non dovrebbe esserci molto da ridere quando si parla delle vittime della più sanguinosa strage del dopoguerra.

Sul tema, difatti, il dibattito è proseguito su toni tutt’altro che ridanciani. Bugani ieri ha tacciato di ambiguità il presidente dell’associazione dei familari, Paolo Bolognesi, parlamentare dem nella scorsa legislatura (“ha indebolito l’associazione perche’ le ha dato una connotazione politica”) e ha aggiunto che il 2 agosto scorso “a differenza del Pd  il ministro Alfonso Bonafede e il presidente della Camera, Roberto Fico, non hanno fatto alcuna promessa ma hanno mantenuto un profilo di serietà e umiltà, non illudendo nessuno a differenza di quanto fatto dal Pd”.

“Se le cose dette dal ministro non sono un impegno cosa sono?” ha replicato oggi Bolognesi: “Vorrei sapere se Bugani parla a nome suo o a nome dei 5 stelle. Se parla a nome dei 5 stelle, il 2 agosto sono venuti a prendere in giro le vittime e l’intera città”.

“Sarebbe anche da dire – aggiunge Bolognesi .-che nello scorso mandato la norma sul reato di depistaggio, tanto richiesta dall’associazione e dai parenti delle vittime l’ho portata a casa io, che sarei quello che l’associazione l’ha indebolita…”. Il problema con Bugani? “È un odio viscerale nei miei confronti”.