Acabnews Bologna

Lavori in via Libia, residenti allarmati
per vibrazioni e crepe [foto]

Lo segnala B.E.C.C.O., in merito al cantiere del supermercato. Ai Prati di Caprara dura vita per i divieti. Ancora critiche al Passante. E c’è chi sfrutta l’incidente sul raccordo per rilanciare il tunnel sotto la collina.

07 Agosto 2018 - 14:18

“Qualche giorno fa abbiamo scritto dell’inizio dei lavori per il supermercato di via Libia, iniziati proprio durante la pausa estiva e a bonifica non ancora ultimata: supermercato che, ricordiamo, secondo l’assessore all’urbanistica Valentina Orioli porterà ad una ‘significativa riqualificazione degli spazi pubblici’ (spazio in realtà sottratto agli abitanti del quartiere perché in un’ottica non puramente di mercato sarebbe potuto diventare uno spazio di socialità, vera antitesi al degrado). Nel frattempo, abbiamo purtroppo verificato che con i lavori sono cominciati anche i rumori, le vibrazioni nelle case antistanti, i pezzi di intonaco che si staccano e soprattutto le crepe lungo il ponte”. Lo segnala il Comitato B.E.C.C.O. (Bologna Est Contro il Cemento e per l’Ossigeno), aggiungendo che “alcuni residenti allarmati hanno chiamato i vigili del fuoco, dopo essersi trovati come sempre senza informazioni e con la paura che ci possano essere dei danni alle case, al ponte, alla rete fognaria… Puro allarmismo? Sappiamo che in Italia troppe volte gli ‘allarmismi’ si sono dimostrati purtroppo più realistici delle rassicurazioni, che comunque per il momento i residenti non hanno ricevuto. E’ tempo di ferie e molti abitanti del quartiere sono assenti, noi come comitato B.E.C.C.O. ci chiediamo il perchè di tanta solerzia: ‘Per non disturbare i residenti’ sarà la versione ufficiale, ma il dubbio è che ci vogliano fare trovare a settembre il supermercato già costruito e quasi operativo… nel frattempo chi controllerà gli eventuali danni?”.

(l’articolo prosegue dopo le foto)

Ai Prati di Caprara, intanto un bel po’ di cartelli “Divieto di accesso. Area sottoposta a bonifica bellica” hanno lasciato il posto a messaggi di ben altro tenore, che riprendono diversi aspetti della protesta in atto ormai da mesi contro i progetti dell’amministrazione sull’area: dall’abbattimento degli alberi al timore di un aumento dell’inquinamento. Sulla pagina Facebook del comitato Rigenerazione no speculazione vengono riportate le foto, corrispondenti ad “alcuni risultati del concorso ‘Vieta anche tu!’. Da regolamento prosegue ancora, essendoci un’area perimetrale di più di 20 ettari. Pare siano stati utilizzati per ogni cartello due fogli A4 affiancati, del nastro da pacchi e un pennarellone nero a punta larga. Poi c’è anche chi ha voluto sbalordire con effetti speciali…”.

In tema di urbanistica, si segnala anche una presa di posizione del Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di mezzo. Mentre le amministrazioni locali a guida Pd e il governo Lega-M5s litigano tra loro, i Comitati scrivono: “La nostra posizione è semplicissima e non è mai cambiata da quando il precedente governo e gli attuali amministratori locali emiliani firmarono con Autostrade per l’Italia il patto scellerato del 15 aprile 2016 sul potenziamento in sede dell’asse tangenziale-autostrada di Bologna. Ecco cosa chiediamo: – annullamento dell’accordo del 15 aprile 2016, che è l’unico modo per dire veramente stop al Passante di mezzo; – studio approfondito dello stato di fatto dell’infrastruttura attuale, che comporta almeno due momenti indispensabili: monitoraggio continuo della qualità dell’aria lungo il tracciato, con particolare attenzione a polveri sottili e biossido di azoto, specialmente nelle aree più popolate; indagine epidemiologica per stabilire l’impatto dell’infrastruttura sulla salute dei residenti (chiesta peraltro anche dall’Ordine dei medici della provincia di Bologna); – concorso internazionale di idee per far convergere su Bologna l’esperienza e la conoscenza di chi nei passati trent’anni ha risolto problemi del tutto analoghi al nodo di Bologna con soluzioni efficaci sul lungo periodo e sostenibili dal punto di vista ambientale e sanitario (mentre i nostri amministratori locali lasciavamo arenare progetti contrari a svariati interessi privati o alle beghe interne di qualche partito politico)”.

Ma non c’è limite al peggio. Basti pensare ad uno dei risvolti del drammatico incidente che si è verificato ieri sul raccordo autostradale, in zona Borgo Panigale, provocando un morto ed un centinaio di feriti. Ebbene, a pochissime ore dal disastro c’è chi (Insieme Bologna, Fi, i costruttori dell’Ance) non si è fatto scrupolo di sfruttare quanto accaduto per rilanciare un’ipotesi alternativa di Passante: quella che passerebbe a sud della città, tramite un tunnel da scavare bucando la collina. Eh no, proprio non c’è limite al peggio.