Ieri sera l’ingresso nei locali di via Marconi per protestare contro il “sistema degradante degli appalti” in Tper, spiega Usb, poi nella notte l’uscita dopo la convocazione di un confronto con l’assessore al Lavoro. Sempre Usb di nuovo davanti alla sala bingo Regina per “evitare il trasloco delle macchine e aprire una trattativa”.
Ieri le lavoratrici e i lavoratori dell’appalto delle biglietterie Tper in presidio “hanno deciso di occupare la biglietteria di via Marconi per opporsi alle pretese ricattatorie dell’azienda subentrante”, ha reso noto l’Usb in serata. “Abbiamo la definitiva conferma di tutte le denunce e delle ragioni che hanno spinto le lavoratrici e lavoratori dell’appalto delle biglietterie Tper a protestare contro questo sistema degradante di appalti. Sottolineiamo che la Holacheck è una società che ha scalato il sistema di appalti del servizio di trasporto regionale, assumendo un ruolo dominante in questi servizi da Piacenza a Rimini, una società partecipata dalla stessa azienda trasporti di Modena (Seta) a sua partecipata dagli enti locali emiliani e dalla stessa Tper”, ha scritto il sindacato spiegando le motivazioni dell’occupazione: una “scelta di lotta necessaria”, sottolinea Usb, considerando che mancano solo pochi giorni dalla data dell’inizio della nuova gestione del servizio e che l’azienda subentrante ieri mattina “ha deciso di chiudere la porta ad ogni ipotesi di accordo”.
Poi, in nottata, Usb ha comunicato che i lavoratori hanno ottenuto per oggi alle 13 un incontro in Comune con l’assessore al Lavoro “per verificare il rispetto della clausola sociale e rilanciare per una trattativa collettiva”. Per questo “liberiamo i locali delle biglietterie, nella convinzione che questo è uno solo dei passaggi necessari per riaffermare la cultura dei diritti contro la barbarie della libertà d’impresa che vede tutti a rischio di precarietà e della mercé della legge del profitto. Grazie a tutte e tutti i solidali. La lotta paga, ma soprattutto ci restituisce dignità”.
Per l’Usb, intanto, prosegue anche la vertenza contro il trasferimento dei lavoratori della sala bingo Regina: “Oggi siamo ancora qui, per evitare il trasloco delle macchine in sala e aprire la trattativa. No ai trasferimenti forzati, l’azienda deve rispettare i diritti dei lavoratori”, scrive il sindacato.