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Lavoratrici/ori della sanità: “Pagateci e assumete!”

Presidio davanti al policlinico Sant’Orsola, Sgb: “Nel rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore previsto un aumento di 50 euro netti mensili in busta paga per il personale di ogni ruolo del comparto, è vergognoso”.

10 Maggio 2021 - 14:47

“Pagateci e assumete!”, è la rivendicazione espressa dalle/i lavoratrici/ori della sanità che nei giorni scorsi hanno manifestato con Sgb davanti al policlinico Sant’Orsola. Al centro del presidio, in particolare, il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore. Scrive il sindacato: “Per i comparti non statali (tra cui la sanità) sono previsti 3040 milioni per il rinnovo del ccnl 2019-2021. Un aumento medio dei salari di 107 euro lordi che però comprenderà sia l’elemento perequativo sia la vacanza contrattuale. Alla fine della fiera saranno 50 euro netti mensili in busta paga per il personale di ogni ruolo del comparto. Una manciata di briciole in più (100 euro lordi) è prevista solo per gli infermieri, purché siano sufficienti i 335 mln accantonati allo scopo dalla legge di bilancio. Tutto ciò è vergognoso se pensiamo che gli stanziamenti per le risorse per i fondi integrativi del salario accessorio sono ferme dal 2016 e che buona parte è spesa per ‘posizioni organizzative’ scelte dalle varie OO.Ss. complici e collaborazioniste tramite l’assegnazione di incarichi ad hoc che crea favoritismi e fedelissimi ai ‘disponibili’. Per non parlare della Pronta Disponibilità , ferma al 1990, che vede 20 euro lordi per turno di reperibilità di 12 ore”.

Queste le proposte di Sgb sul rinnovo: “Aumenti salariali, veri per tutti i profili; l’introduzione della 14esima mensilità; maggiori risorse per i fondi del comparto della sanità pubblica; consolidamento del Salario accessorio in busta paga non legato alla valutazione; aumento di tutte le tipologie di indennità. Chiediamo inoltre che venga attuata: una vasta campagna di assunzioni stabili e lo scorrimento veloce delle graduatorie in atto; indizione immediata di nuovi concorsi per tutte le figure sanitarie; stabilizzazione di tutte/i le/i precarie/i della sanità; reinternalizzare gli appalti comprensivi dei servizi e del personale impiegato. Inoltre lotteremo affinché venga riconosciuta come sanitaria la figura dell’operatore socio sanitario”.