Acabnews Bologna

“Làbas è destinato a stare qui per molti anni”

Lo spazio sociale replica all’assessore Alberto Aitini, in lizza per la candidatura a Sindaco, che aveva indicato tra le sue priorità per il centro storico il cambio di destinazione dei locali di vicolo Bolognetti.

23 Marzo 2021 - 17:11

“Ci si può candidare a diventare Sindaco di Bologna con un programma politico basato sul ‘cacciare Làbas da Vicolo Bolognetti‘, per sostituirci con la Polizia Municipale? Per l’assessore alla sicurezza Alberto Aitini a quanto pare sì”. Lo scrive oggi in un comunicato lo stesso spazio sociale, replicando a recenti dichiarazioni alla stampa locale con cui l’esponente di giunta aveva appunto indicato tra le sue priorità per il centro storico il cambio di destinazione dell’ex sede di quartiere.

Prosegue il testo: “Per chi non lo conoscesse, Aitini è colui che ha messo le transenne in Piazza San Francesco, in Piazza Verdi, in Piazza Scaravilli, in Piazza Aldrovandi, colui che ha sgomberato i senzatetto da Porta Castiglione ed altre zone della città, lo sceriffo amico dei ‘comitati anti-degrado’. Per Aitini non è l’uscita dalla pandemia, non è la povertà sempre più diffusa, non sono le famiglie con i figli a casa in DAD, non sono i piccoli commercianti alla canna del gas, non è il settore culturale in ginocchio, non sono le migliaia di persone precarie tagliate fuori da ogni forma di sostegno del reddito e di welfare, non sono le donne che sono le più colpite dal punto di vista occupazionale, non è l’emergenza climatica e ambientale: a togliere il sonno dell’assessore è Làbas!

“A Vicolo Bolognetti – rivendica poi Làbas – nonostante la pandemia stiamo mettendo in campo attività gratuite come il doposcuola per ragazzi e ragazze, la scuola d’italiano per donne e uomini migranti, le visite gratuite del Laboratorio di Salute Popolare ai senzatetto e gli emarginati, il supporto materiale alle lotte dei rider e dei precari, i tamponi gratuiti per le categorie a rischio, le Staffette Solidali e le Brigate di Mutuo Soccorso. Aitini dice di voler ‘restituire quel luogo al quartiere’, ma se fosse un buon amministratore dovrebbe sapere che noi lo abbiamo già fatto: il nostro quartiere è un ‘municipio sociale’ fatto dalle persone, non solo dall’alto delle istituzioni. L’assessore Aitini dorma pure sonni tranquilli, Làbas è destinato a stare qui per molti anni e a costruire concretamente, dal basso, una città migliore, più libera e solidale di quella che vorrebbe lui”.