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Làbas dopo il corteo: “La partita è appena cominciata” [nuove foto]

Quello che è successo ieri “è la prova concreta che è possibile, insieme, immaginare e soprattutto incidere sul futuro di questa città (e non solo), sui suoi luoghi, sul significato della cosa pubblica”.

10 Settembre 2017 - 18:48

“Non ci sono parole per descrivere quello che è successo ieri. Basta perdersi nelle foto e nei video che si rimbalzano nel web, nei racconti entusiasti delle migliaia di persone che c’erano, nelle voci infine rauche di chi urlando ha dato parola e significato ad un corteo straordinario”. Così Làbas commenta la manifestazione che ieri ha attraversato il centro della città nell’ambito della campagna “Riapriamo Làbas”, lanciata dopo lo sgombero dell’8 agosto. Scrive il collettivo: “Ieri eravamo tanti, tantissimi. Ma non è solo una questione di numeri. Tutte quelle persone, quelle biografie diverse, quelle storie uniche non hanno solo riempito le strade: hanno portato tutte e tutti assieme Làbas oltre Làbas. Ma cosa significa questa cosa? Significa che cinque anni di storia di un spazio sociale non possono essere intese solo come un elenco di progetti, iniziative, manifestazioni fatte. Sono vita, cambiamento, evoluzione, politica e sociale. E, come tali, esigono un nostro pensarci sempre nuovi, attuali, mai come il giorno prima. Perchè Làbas non sarà più come prima. E lo diciamo lasciando ad altri lo sconforto, la delusione e la tristezza: perchè mentre lo diciamo ci pervade la stessa ambizione, felicità, voglia di fare, che ieri animavano le strade e le piazze di questa città. Certo, non è scontato, soprattutto se in gioco ci sono i flussi sociali, culturali e politici che eccedono le mura -qualsiasi esse siano- di uno spazio, ma è quello che abbiamo conquistato tutti e tutte insieme in questo mese di grande intensità. Ed è proprio quell’ ‘eccedenza’ che non dobbiamo disperdere. Dobbiamo farlo perchè quello che è successo ieri è la prova concreta che è possibile, insieme, immaginare e soprattutto incidere sul futuro di questa città (e non solo), sui suoi luoghi, sul significato della cosa pubblica. Dobbiamo farlo perchè siamo tanti, tantissimi, a volerlo fare insieme. Dobbiamo farlo, infine, perché è il volto giusto, accogliente, solidale della città del domani”.

Continua il comunicato: “Insomma, se è vero che Làbas significa ‘laggiù’, è anche vero che non è qui, e dunque saremo sempre in cammino per tendere ad esso. In queste settimane sarà importante tenere alta l’attenzione, immaginare insieme spazi d’incontro comuni, momenti di condivisione che affinino la marea che abbiamo dimostrato di essere. Ci vediamo Mercoledì, come sempre, perchè l’8 agosto non è finito nulla: la partita è appena cominciata”.

> Le nuove foto di Flavia Sistilli per Zic.it:

09.09.2017_RiapriamoLàbas