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La strage del 2 agosto e le promesse del Governo: familiari preoccupati

L’Associazione: “Ci sono 14 annunci che sono stati realizzati e che molto probabilmente ancora non sono risolti”. Necessario muoversi in fretta per riuscire ad intervenire con la legge di stabilità.

02 Novembre 2016 - 11:40

strageI familiari delle vittime della bomba alla stazione di Bologna e di altri eventi simili temono di nuovo che dal Governo non arrivino i provvedimenti sperati e chiesti da tempo. “Temiamo che anche questa volta…” le promesse fatte ai parenti delle vittime di strage e attentato restino annunci, ha dichiarato in questi giorni l’Associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980. Al momento non ci sono certezze: “Dobbiamo controllare, vediamo un attimo com’è” la nuova legge di stabilità: perchè è lì che, stando agli impegni presi dal Governo tre mesi fa sotto le Due torri, in occasione dell’ultimo anniversario della strage, dovrebbero entrare le risorse “per chiudere una volta per tutte l’applicazione della legge 206 del 2004”, cioè quella che riconosce una serie di indennizzi e benefici alle vittime di strage. “Ci sono 14 promesse che sono state fatte e che molto probabilmente ancora non sono risolte”, segnala l’Associazione. Si va dallo sblocco di una serie di situazioni previdenziali all’emazione di circolari che devono modificare altri atti che bloccano partite delicate per i parenti delle vittime fino a interventi sul funzionamento delle commissioni militari chiamate ad accertare l’aggravamento del danno morale o biologico delle vittime ma che finiscono per trattarle come “persone intente a compiere un’azione criminale”. Dopo vari incontri avuti con il Governo “ci era stato promesso che nella legge di stabilità le cose si sarebbero risolte”, ma appunto le avvisaglie fanno temere il peggio: per l’Associazione “c’è ancora la possibilità di fare in modo che prima della fine della stesura della legge ce la facciano a risolvere tutto”, ma per farlo bisogna intervenire subito.