Quasi duemila gli idonei non assegnatari, l’8% degli aventi diritto, in barba al diritto allo studio e agli sbandierati investimenti. Intanto, escono finalmente gli esiti del corso di formazione iniziale per l’accesso all’insegnamento.
La Regione Emilia-Romagna per la prima volta quest’anno non riuscirà a pagare la borsa di studio a tutti gli universitari idonei. La copertura si fermerà infatti al 92%, lasciando fuori un numero considerevole di studenti fra quelli che avrebbero diritto di accesso ai fondi per il diritto allo studio. A conti fatti, saranno poco meno di duemila le persone escluse, alle quali la Regione prevede di erogare altri benefit economici, che comunque non saranno borse di studio. Queste le cifre che la Regione ha comunicato verserà (in denaro e in servizi) per gli studenti esclusi dalle borse: 2.209 euro per gli studenti che fruiscono degli alloggi Ergo, 1.840 euro per gli altri studenti fuorisede, 1.040 euro per i pendolari e 940 euro per gli studenti in sede.
Nonostante il dato grave e inedito, l’assessore regionale all’Istruzione si sperticava mercoledì nella difesa dell’operato della giunta, sostenendo di aver “ottenuto il massimo dal fondo nazionale, cinque milioni in più rispetto alla prima ipotesi di riparto” e prendendo di mira i criteri di ripartizione dei fondi nazionali, che non garantiscono, a suo dire, “lo sforzo finanziario delle regioni che investono risorse proprie per garantire il diritto allo studio agli studenti capaci, meritevoli e in difficili situazioni economiche”. Sarà, ma il risultato di avere quasi duemila studenti senza borse non cambia, e sicuramente si farà sentire sulle spalle e nelle tasche di quest’ultimi.
La gravità della situazione in merito al diritto allo studio è stata denunciata a più riprese nel corso degli ultimi mesi da parte degli studenti, che avevano posto innanzitutto la questione della scarsità di alloggi organizzandosi sotto la sigla Fuori sede non fuori casa. Sulla questione delle borse di studio il Cua era intervenuto all’inizio di febbraio sul tema, denunciando il silenzio di Er.go sui tempi di erogazione di quelle mancanti. Borse che scopriamo oggi non ci saranno più.
Una buona notizia, invece, arriva sul fronte dei corsi di “formazione iniziale” per l’accesso all’insegnamento: l’ateneo “finalmente a pubblicato gli esiti dei riconoscimenti ai fini dei 24 cfu – scrive il Coordinamento Precari/ie Scuola – per visualizzarli, occorre entrare su Studenti on line, cliccare su ‘dettagli della richiesta’ e aprire l’allegato in pdf, poi cercare il proprio numero di matricola o il numero di pratica. L’Unibo avverte anche che per le pratiche di chi ha maturato crediti in master o scuole di specializzazione potrebbe essere necessario più tempo”.