Ieri lo sciopero contro Glovo e “il lavoro servile pagato a cottimo e senza tutele”, scrive Riders Union: “Una grande giornata di lotta, che dimostra che siamo in grado di organizzarci e di produrre un danno a chi ci sfrutta come e quando vogliamo”.
“Grande giornata di lotta ieri da parte dei e delle riders di Glovo che per tutta la serata lavorativa, a partire dalle 18, hanno portato al blocco del servizio di molti locali partner della piattaforma ed a pesanti rallentamenti sui pochi rimasti attivi. Allo sciopero dei glovers si sono aggregati anche riders di altre piattaforme, che hanno manifestato e riassegnato le consegne in arrivo”. Così Riders Union racconta lo sciopero che si è svolto ieri dopo le novità sul cottimo introdotte da Glovo. Tra le consegne bloccate anche quelle di McDonald’s, “il principale locale partner di questa piattaforma che non rispetta i nostri diritti!”. In concomitanza con l’astensione dal lavoro, i riders si sono radunati in presidio in piazza VIII Agosto (davanti al McDonald’s) e da lì è poi partito un “corteo selvaggio” verso il centro città, con un ulteriore sit-in davanti ad un altro negozio di McDonalds, in via Ugo Bassi. “Ieri i riders l’hanno gridato forte e chiaro: è il momento- scrive Riders Union- di dire basta al lavoro servile pagato a cottimo e senza tutele, al ricatto sistematico dei punteggi di eccellenza stilati da algoritmi in base alla nostra produttività e alla costante messa a rischio della nostra incolumità personale in strada. È solo grazie ad iniziative come quella di ieri che siamo in grado di rivendicare la nostra esistenza in quanto lavoratori e lavoratrici, dimostrando che siamo in grado di smarcarci da questa dimensione alienante del lavoro, tutta individualizzata ed ipercompetitiva, che siamo in grado di organizzarci e di produrre un danno a chi ci sfrutta come e quando vogliamo”.
Intanto “lo scossone di ieri ha già raggiunto un piccolo seppur parziale risultato, smuovendo le istituzioni locali: l’assessore al Lavoro Marco Lombardo ha annunciato che farà forti pressioni su Glovo per spingerla a sedersi urgentemente ad un tavolo ed a discutere le nostre richieste. Parole a cui dovranno seguire dei fatti e su cui vigileremo nei prossimi giorni. Nel frattempo invitiamo la cittadinanza, le reti dei e delle solidali che da sempre sostengono le nostre lotte, a boicottare la piattaforma Glovo, sconsigliando a chiunque di ordinarvi fin quando non ci vorrà ascoltare. Quest’ultimo appello non è dovuto tanto a principi morali che impongono di empatizzare con chi è sfruttato a queste condizioni, ma è più un invito esplicito ad unirvi alla nostra battaglia! Si tratta di un danno concreto ad una delle principali fonti di profitto di queste aziende ed è il miglior sostegno che può arrivare ai riders in lotta da parte dei e delle bolognesi. Qualora da Glovo non arrivasse nessuna risposta e la situazione non dovesse sbloccarsi sappiamo già come comportarci, coscienti del fatto che giornate come quella di ieri possano essere non solo replicabili ma ancora più potenti! Avanti tutta!”.