Oggi era in programma una nuova autoriduzione per protestare contro l’aumento del prezzo delle singole portate, a fronte di una riduzione di soli 20 centesimi del pasto completo.
Lo sconto di venti centesimi sul pasto completo alla mensa universitaria? “Una manovra per nascondere che in realtà i pasti singoli, l’acqua e il pane sono rincarati”. Lo denuncia il Cua, promotore della campagna per il diritto allo studio “Mo’ basta”, nell’ambito della quale era prevista oggi una nuova autoriduzione in piazza Puntoni.
“L’autoriduzione di oggi aveva proprio lo scopo di smascherare la truffa che Elior, Università ed Er.Go hanno perpetrato ai danni di studenti e studentesse – racconta il Cua – Appena arrivati la dirigenza della mensa si è subito posta in maniera arrogante e presuntuosa, con minacce e insulti nei confronti di chi giustamente da anni si batte contro il caro-mensa e la mancanza di un welfare studentesco garantito a tutti e tutte!”
Continua la nota diffusa oggi dal collettivo: “Oggi i dirigenti di Elior hanno deciso di attaccare una pratica, quella dell’autoriduzione, che da ormai due anni si è consolidata come unica possibilità di accesso alla mensa universitaria per tanti e tante. Gli studenti e le studentesse hanno cercato di far capire quelle che sono le motivazioni di questa lotta ma la risposta è stata sempre la stessa, arrogante e aggressiva. Per questo abbiamo deciso, dinanzi all’annesimo rifiuto di aprire all’autoriduzione, di bloccare e picchettare la mensa: è chiaro da tempo che l’unico interesse dei dirigenti della mensa, dell’Unibo e di Er.go è lucrare su studenti e studentesse che ormai a causa delle tasse troppo alte, degli affitti stellari e della mancanza di un welfare studentesco garantito a tutti e tutte, rinunciano sempre più frequentemente a vivere una vita degna in questa città! Dopo qualche minuto di blocco la dirigenza ha deciso di chiudere la mensa piuttosto che accettare che oggi gli studenti e le studentesse potessero mangiare un pasto completo ad un prezzo dignitoso, ovvero 3€! Una vera e propria serrata che rappresenta una rappresaglia contro il diritto al welfare studentesco”.
Non è tutto: “Oltre il danno anche la beffa! Dopo aver chiuso fuori centinaia di studenti, i dirigenti della mensa, i padroncini di Elior, hanno deciso di mangiare da soli in faccia a tutti noi che i soldi per poterci permettere un pasto in mensa non li abbiamo! (Il tutto documentato da foto). Ma noi non ci fermiamo qui! La mensa deve essere un servizio garantito a tutti e tutte e per questo è giusto continuare con le autoriduzioni fino a quando chi di dovere non si renderà conto che il welfare studentesco deve essere garantito a tutti e tutte e non è uno dei tanti ambiti su cui lucrare e speculare! La settimana prossima quindi torneremo alla mensa di piazza puntoni per una nuova autoriduzione, per continuare questa lotta fino a quando i prezzi non verranno realmente abbassati!”
In conclusione, “è per tutti questi motivi che anche il no al caro-mensa scenderà in piazza venerdì 21 nel corteo universitario chiamato in occasione dello sciopero generale logistico metropolitano, per portare le ragioni del proprio NO al governo renzi! Rilanciamo in oltre per martedì 25 ottobre una nuova autoriduzione che se anche stavolta dovesse trovare l’arroganza di questi padroncini che si arrogano il diritto di limitare le possibilità dio accesso alla mensa ci vedrà nuovamente pronti per opporci con la stessa determinazione di oggi”.