Ieri rinviato uno sfratto, oggi e domenica iniziative alle occupazioni, martedì assemblea popolare al Pincio. Nuove nascite all’ex Telecom e all’ex Beretta. Intanto l’assessore alle Politiche abitative: “Contro le occupazioni rompiamo i sanitari degli appartamenti Acer”.
Agosto. Lontani i tempi in cui la città si ritrovava vuota e immobile, sospeso il tran tran quotidiano e sospesi i problemi. Di certo non sono vuoti i sette palazzi occupati che danno un tetto a centinaia di famiglie, né sospese le minacce di sgombero o il problema dei distacchi alle utenze provocati dall’articolo 5 della legge Lupi. Tantomeno sono vuote le case di chi teme l’arrivo di uno sfratto esecutivo. Insomma, per il movimento per il diritto all’abitare, agosto o non agosto, non è mai tempo di abbassare la guardia.
Ieri mattina “abbiamo resistito ad uno sfratto nel quartiere Savena – scrive Social Log – insieme alla famiglia di Eduard e Valentina, lei era operaia pendolare a Modena, ma viene licenziata a causa del solito trita carne di esuberi e stato di fallimento aziendale, lui invece era installatore di cartongessi, ma perde il lavoro per problemi di salute provocati dalla lana di vetro e da altri materiali nocivissimi con cui lavorava. Ora è operaio al CAAB ma come è chiaro a tutti non è possibile neanche sopravvivere con il salario da facchino e una figlia piccola da crescere e così non è stato più possibile pagare l’affitto. La resistenza di questa mattina ha permesso ad Eduard e alla sua famiglia di ottenere un lungo rinvio di sfratto!”.
“E’ una lunga estate di lotta – continua la nota firmata dal collettivo e dall’assemblea degli occupanti – per il diritto alla casa nella nostra Bologna dove gli sportelli di ascolto e autorganizzazione sono sempre attraversati da numerose famiglie che vivono il disagio abitativo, i picchetti antisfratto continuano ogni settimana, e le attività in difesa delle occupazioni abitative non hanno sosta. Rivendichiamo la necessità di attuare immediatamente una moratoria degli sfratti nella nostra città visto che in autunno aumenteranno a dismisura gli arrivi di ufficiale giudiziario e polizia alle porte delle case di molte famiglie che rischiano di rimane per strada, e facciamo appello a solidarizzare con la difesa delle occupazioni abitative dagli sgomberi. Intanto la lotta per abolire l’articolo 5 del Piano Casa va avanti e diamo appuntamento per discutere di come organizzare le nuove iniziative di lotta per questa giusta battaglia all’Assemblea Popolare per il Diritto all’Abitare che si terrà martedì 11 agosto alle 20h in via Indipendenza sugli scalini del Pincio. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione anche sull’emergenza sfratti e per preparasi alle prossime settimane di lotta!”.
Non è l’unico appuntamento in calendario. Oggi pomeriggio infatti si aprono al quartiere le porte del Condominio Solidale di Mura di Porta Galiera: “Da quando abbiamo intrapreso il percorso dell’occupazione per necessità – scrivono gli occupanti – consapevoli della scelta fatta, abbiamo iniziato a vivere in modo diverso il nostro rapporto tra vicini, aprendoci alla solidarietà reciproca e alla condivisione che prima difficilmente avevamo conosciuto. I nostri bambini e le nostre bambine stanno crescendo insieme, e questo è uno degli aspetti più importanti, se pensiamo che solo qualche mese fa era difficile pensare per loro un futuro degno.Ora che la città si sta svuotando per le vacanze ecco spuntare puntuali le lamentele di sedicenti comitati che invocano lo sgombero, usando le nostre vite per giochi politici di bassa lega. A questa mossa abbiamo deciso di rispondere come sempre a testa alta e con dignità: qui la paura non è di casa, anzi la prima cosa che vogliamo fare e che stiamo portando avanti è relazionarci con tutti i vicini, far conoscere la nostra storia e vedere tanti altri figli come i nostri poter sorridere e affrontare la vita con dignità. Per questo, negli spazi comuni al piano terra, vogliamo invitarvi a una giornata di convivialità pensata per tutti i bambini e le bambine del quartiere, per farli giocare insieme. L’appuntamento è per venerdì 7 Agosto, dalle ore 17”. Domenica invece sarà il turno dell’ex Telecom per “un pomeriggio di svago” e a seguire una “grigliata sociale”.
A proposito di bambini, appaiono nuovi fiocchi sulle porte delle occupazioni: Social Log dà notizia che nella notte tra mercoledì e giovedì “è nato un nuovo bimbo all’ex Telecom occupato, mamma Chabiia era stata licenziata mesi fa e nella lotta per il diritto alla casa ha trovato la soluzione giusta e degna per dare un futuro a suo figlio”; pochi giorni fa all’ex Beretta “è arrivata la piccola Raqiya – annuncia il Cispm su facebook – una gioia indescrivibile, la tenerezza negli occhi di mamma e papà, una nuova sfida alle difficoltà ed agli affronti con più genuino vigore”.
E il Comune? Da qualche giorno le polemiche attorno alla decisione del sindaco di riallacciare l’acqua ad alcune occupazioni e al fascicolo aperto a riguardo in procura sono sparite dai giornali. Si registra però un’interessante ammissione, dalle parti di Palazzo d’Accursio: “Nel momento in cui andiamo a liberare gli immobili occupati Acer quegli immobili vengono resi inagibili togliendo i sanitari”, ha detto l’assessore alla Casa Riccardo Malagoli. E perché mai? “Principalmente per fare in modo che non tornino ad essere occupati fino a quando non avremo le risorse per ristrutturarli ed assegnarli, oppure, nel caso di quelli già ristrutturati, fino a quando non avremo l’assegnatario a cui rimonteremo i sanitari”. L’usanza, a quanto risulta a questo giornale, c’è da almeno un decennio (e quindi quattro diverse amministrazioni comunali). Non che questo la renda più sensata.