Quasi 200 le persone coinvolte dal focolaio di Covid-19 scoppiato in un magazzino della Bartolini in zona Roveri: 64 i positivi (47 lavoratori e 17 tra conoscenti e familiari), con nove sintomatici e due ricoverati. La denuncia da parte dei Si Cobas alcuni giorni fa.
Com’era facilmente prevedibile, il Covid-19 torna a far paura a partire da un luogo di lavoro e, in particolare, dal mondo della logistica: a ieri erano quasi 200 le persone sotto sorveglianza a Bologna per un focolaio scoppiato nel magazzino dell’azienda logistica Bartolini, alle Roveri. I positivi sono 64, di cui nove sintomatici, con due ricoveri. Lunedì sulla situazione in questa azienda era circolata una segnalazione da parte dei Si Cobas: “In seguito alla denuncia che abbiamo fatto oggi, è stato chiuso il magazzino Brt Roveri (Bologna) a rischio focolaio: quattro operai colpiti dal coronavirus (poi saliti a 12). Due qualche giorno fa e l’azienda aveva chiuso dopo un nostro sciopero il turno con meno lavoratori, lasciando aperto quello con più presenze operaie: ieri altri due operai. Basta, il nostro intervento ha imposto la chiusura per 15 giorni ed il controllo del tampone per tutti gli operai”. L’Ausl ha fatto sapere di aver attivato le procedure di tracciamento e screening dopo la segnalazione di un medico. Nei primi giorni di analisi sono stati individuati 47 dipendenti positivi, di cui sei sintomatici. Altri 17 casi riguardano familiari e conoscenti dei lavoratori, con tre sintomatici. L’indagine è stata poi estesa anche ad altri contatti stretti e si parla di altre 130 persone in isolamento a casa, alcune con tampone negativo e tutte sotto sorveglianza. L’Ausl ha specificato che al momento il focolaio interessa solo i magazzinieri delle Roveri e non autisti, corrieri e impiegati anche se il tampone sarà fatto anche a questa parte del personale.
L’Ausl ha reso noto anche di aver effettuato un sopralluogo a sorpresa nel magazzino durante la notte del 18 giugno, riscontrando delle mancanze e facendo alcune prescrizioni all’azienda (non sanzioni): non tutti i presenti portavano la mascherina, non era sempre garantito il rispetto delle distanze e c’erano alcune mancanza anche sulla gestione dei locali in termini di pulizia. La ditta ha quindi chiuso il magazzino per qualche giorno per sanificare i locali e ha mandato a casa tutti i lavoratori impiegati dall’1 giugno, reclutando altri 30 addetti da diverse cooperative e riaprendo da lunedì il magazzino con attività ridotta. Anche su questi nuovi lavoratori l’Ausl ha avviato i controlli. La Bartolini, per suo conto, ha dichiarato che per contenere il focolaio “sono state prontamente attuate le necessarie misure di sicurezza a tutela degli operatori e dei dipendenti e di verifica di diffusione del contagio”.
Intanto, il nuovo focolaio di Bologna ha fatto alzare il numero dei positivi in Emilia-Romagna. Ieri erano 47 in più i positivi (28.351 da inizio epidemia, 1.068 quelli attuali), di cui 39 senza sintomi del Covid-19. Ben 37 dei nuovi casi riguardano la provincia di Bologna e di questi 30 il focolaio nel magazzino delle Roveri.