Il ricordo di Francesco Lorusso nel punto in cui nel 1977 fu ucciso dai Carabinieri. Presenti anche i genitori di Carlo Giuliani: “Non avrebbe senso non esserci. Vedere qui ragazze e ragazzi dà speranza”, dice Haidi.
Diverse generazioni, la memoria delle giornate del marzo ’77 e le lotte di oggi. Anche quest’anno l’11 marzo prende corpo in via Mascarella con il ricordo di Francesco Lorusso, studente e militante di Lotta Continua, ucciso 41 anni fa dai Carabinieri. Davanti alla lapide che segnala il punto in cui morì Francesco ci sono anche Haidi e Giuliano Giuliani. “Il senso di essere qui? E’ che non avrebbe senso non esserci. Erano due o tre anni che non venivo- dice Haidi- e mi mancava, per il ritrovare il compagno e soprattutto per il vedere ragazze e ragazzi che tengono gli striscioni. Ti dà speranza in una prosecuzione della memoria ed è per la memoria che mi sono sempre battuta”. Ecco perchè Haidi approfitta dell’occasione per rilanciare un appello affinchè venga ripresa l’esperienza del sito del progetto Reti Invisibili: “E’ fermo per problemi tecnici, ma ritornerà perchè è un forte pezzo di memoria”.
Tra le persone presenti in via Mascarella anche le studentesse e gli studenti del Cua (che tornerà nella strada oggi pomeriggio con banchetti, autoproduzioni, performance, musica, socialità e dibattiti): “Francesco era un compagno generoso, come generoso è Dibi che da più di tre settimane è rinchiuso nel carcere di Piacenza per essersi opposto con forza al fascismo, come generosi sono quegli uomini e quelle donne che ora con i loro corpi stanno contrastando l’avanzata turca verso Afrin!”. All’iniziativa ha preso parte anche Hobo: “Francesco è stato assassinato mentre era in piazza, membro di quel corpo collettivo che manifestava il suo odio e la sua rabbia contro il mondo che loro avrebbero voluto e vorrebbero costruirci. C’è chi prova a impossessarsi della sua storia, chi prova a pacificare un conflitto mai sopito: ma c’è un solco profondo che divide noi e loro, c’è una netta divisione tra chi lotta per sovvertire il presente e chi vive per negarci il futuro e la libertà”. Scrive il Centro di documentazione dei movimenti intitolato a Francesco Lorusso e Carlo Giuliani: “Non abbiamo dimenticato! Anche quest’anno in via Mascarella per ricordare Francesco Lorusso e con lui tutte le/i compagne/i uccise/i dallo Stato perché lottavano, sognavano, praticavano un mondo migliore. Insieme a Haidi e Giuliano Giuliani, per ribadire che la memoria è un materiale resistente e che Francesco e Carlo vivono nelle lotte di oggi!”.