Acabnews Bologna

“Io, felice di essere una vicina di casa dell’Xm24”

Lettera di Giada, residente in via Gobetti: “Una ricchezza, per singoli di tutte le età e per la comunità della Bolognina”. Ieri provocazione di Fi in via Fioravanti. Intanto, Cdp avverte Làbas: “Pazienza sta per finire”.

08 Luglio 2017 - 16:46

“Mi presento: sono Giada, una vicina di casa dell’Xm24. Ho 32 anni e, dopo 12 anni di affitto a Bologna, lo scorso anno ho deciso di aprire un mutuo per comprare una casa in Bolognina, vicino al mio posto di lavoro. Ho sempre conosciuto e frequentato Xm24, per questo sono stata felice di acquistare la casa proprio in via Gobetti”. Comincia così una lettera inviata alla nostra redazione da una vicina di casa del centro sociale di via Fioravanti, che il Comune vuole allontanare, in risposta a chi nel Pd sostiene che l’Xm24 gode di sostenitori “a distanza” che dunque non conoscono il contesto in cui questa vicenda si sta sviluppando. Giada, invece, in quel contesto ci vive pieanamente e “questo- continua la lettera- mi permette di riconoscere ancora di più il valore di certi servizi che offre al quartiere, servizi di cui beneficiano persone di una eterogeneità sorprendente. Il mercato CampiAperti del giovedì è soltanto uno degli esempi: in fila alle bancarelle si può incontrare la signora settantenne che abita in quartiere, il papà con il bimbo in braccio e il cane al guinzaglio, la ragazza dell’assemblea di Xm, l’uomo in giacca e cravatta con la borsa del computer, la studentessa universitaria fuorisede. Il tutto mentre ai tavoli e alle sedie vicino all’orto ci sono ragazzi africani che ascoltano la musica, due signore bolognesi di mezza età che chiacchierano bevendo una birra allo stesso tavolo di un gruppo di ragazzi che fanno altrettanto. Intorno ci sono bambini che giocano, mentre un signore di 60 anni racconta del corso di yoga che frequenta nella palestra popolare di Xm e un altro chiede di andare nella ciclofficina per cambiare un pezzo della sua bicicletta”.

Continua la lettera: “A fronte della ricchezza che per me rappresenta tutto ciò in termini di integrazione e crescita, sia per i singoli individui di tutte le età, sia per la comunità di abitanti della Bolognina, non riesco a considerare disturbo la musica che in alcune sere d’estate si sente da casa mia (durante la settimana mi è capitato soltanto di giovedì dopo il mercato, massimo fino alle 23 e non tutte le settimane). Anche il mio compagno, 40 anni e lavoratore anche lui, è d’accordo con me. Stesso discorso vale per le feste e i concerti organizzati nei weekend (non molto frequenti a dire la verità): l’Xm24 non è un locale, non fa questo a scopo di lucro, ma per favorire una socialità diversa, basata sull’autogestione e scollegata dalle logiche del profitto. Non riesco a considerarlo disturbo quindi, a maggior ragione sapendo che il ricavato delle feste andrà ad autofinanziare le attività e i servizi offerti durante la settimana a quell’eterogenea popolazione che lo frequenta, di cui anch’io faccio parte”.

Giusto ieri, intanto, dalle parti dell’Xm24 si è consumata la puntuale messa in scena di un gruppetto di esponenti di Forza Italia che, guidati dal consigliere regionale Galeazzo Bignami, hanno pensato bene di presentarsi nelle vicinanze del centro sociale (all’incrocio tra via Fioravanti e via Procaccini) per raccogliere firme in favore dello sgombero. Per consentire la provocazione bella e buona di Fi, la Questura ha dispiegato almeno sette blindati. Dall’ingresso dell’Xm24 gli attivisti hanno contestato la presenza dei berlusconiani esponendo uno striscione ironico con scritto “Bignami sei il riassunto del nulla”.

In città, intanto, si gioca anche la partita di Làbas. Nei giorni scorsi una delegazione del collettivo che occupa l’ex caserma Masini ha avuto un faccia a faccia con la proprietà del complesso, cioè Cassa depositi e prestiti. L’occasione è stata la presentazione del progetto selezionato per la riqualificazione di un’altra ex caserma, la Sani, abbandonata da tempo: se tutto andrà in porto, si prevede che sui 53.547 metri quadrati del comparto debba sorgere un “parco lineare” con la riconversione dei vecchi spazi, costruzione di nuove aree, una scuola media, una pista ciclabile e parcheggi. “So che fate cose bellissime”, ha detto agli attivisti il direttore di Cdp Investimenti, Marco Sangiorgio: però “la via maestra è che troviate un accordo con il Comune. La nostra pazienza durerà ancora per qualche mese. È necessario che la caserma Masini sia vuota”, sono le parole di Sangiorgio riportate dalla stampa. L’assessore comunale all’Urbanistica, Valentina Orioli, si è limitata a dire che tra ex Sani ed ex Masini “i percorsi saranno diversi perchè è diversa la scala degli interventi, in questo caso si è reso necessario un lavoro approfondito sul masterplan urbanistico perchè l’area è molto grande e complessa, la Masini è un caso di progettazione diretta su un edificio molto più piccolo, quindi avrà sicuramente un altro iter”.