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Insegnante uccisa dall’amianto: condannato il ministero

Sentenza del Tribunale del lavoro: il ministero dell’Istruzione deve risarcire 930.258 euro per la morte di una professoressa delle scuole Farini, scomparsa nel 2017 a causa di un mesotelioma provocato dall’esposizione alla fibra killer nelle strutture e nei laboratori scolastici.

21 Dicembre 2021 - 12:11

Il Tribunale del lavoro di Bologna ha condannato il ministero dell’Istruzione a risarcire 930.258 euro per la morte di un’insegnante delle scuole Farini, provocata dall’esposizione alle fibre d’amianto durante l’attività lavorativa. Ne dà notizia l’Osservatorio nazionale amianto, ricordando che alla docente (Olga Mariasofia D’Emilio) “il 17 maggio del 2002 fu diagnosticato il mesotelioma pleurico per l’esposizione alle fibre di amianto durante l’insegnamento nelle strutture e nei laboratori di chimica e fisica della scuola media Farini di Bologna”. La donna, che morì il 21 febbraio 2017, aveva ottenuto dall’Inail “il riconoscimento di malattia professionale, avviando nel 2007 la procedura giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni”. Dopo la sua morte, i figli si sono rivolti all’Osservatorio e gli avvocati sono riusciti a dimostrare l’esposizione alla fibra killer, ottenendo “la prima condanna del ministero per la presenza di amianto negli istituti scolastici”. Nel dispositivo della sentenza si legge infatti che la patologia che ha portato la docente alla morte “è stata causata dall’esposizione alle fibre di amianto nel periodo in cui ella ha lavorato alle scuole Farini di Bologna”. Ora, conclude l’Osservatorio, “l’azione proseguirà per il risarcimento dei danni subiti dagli orfani direttamente per la malattia e la morte della loro congiunta”.