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Inchiesta “Outlaw”, il Riesame esclude l’eversione

I giudici, però, hanno confermato il carcere per i cinque attivisti di Fuoriluogo arrestati il 6 aprile e le misure cautelari minori per altri sette indagati.

29 Aprile 2011 - 18:19

Restano in carcere i cinque anarchici del circolo Fuoriluogo di Bologna arrestati il 6 aprile scorso nell’ambito dell’inchiesta “Outlaw”. Il Tribunale del Riesame, a cui la difesa aveva fatto ricorso, ha confermato le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della Procura. I giudici del Riesame, pero’, hanno escluso l’aggravante della finalita’ eversiva contestata dall’accusa. Resta invece in piedi il reato di associazione per delinquere, che per i giudici giustifica le misure cautelari: i cinque arrestati rimangono in carcere, cosi’ come sono state confermate le misure restrittive minori, tra obblighi di dimora nei Comuni di residenza e divieti di dimora a Bologna, per altri sette attivisti indagati (tra loro il 23enne accusato dell’attentato incendiario all’Eni e scarcerato dal gip due giorni dopo l’arresto).

L’avvocato difensore degli attivisti aspetta di leggere le motivazioni della decisione ma e’ fin da ora propenso a presentare ricorso per Cassazione.