Acabnews Bologna

InCassati! / Alla Fini Compressori arrivano settantotto lettere di licenziamento

Rabbia e tensione davanti ai cancelli della fabbrica dove continua il blocco della produzione e delle merci.

14 Aprile 2010 - 14:30

Questa mattina molti delegati delle RSU delle fabbriche di Santa Viola (GD, Bonfiglioli, Minarelli, Varvel, Titan, Datalogic, Ceva), più un gruppo di lavoratori della KTL, hanno portato la loro solidarietà agli operai della Fini Compressori. Alle bandiere issate per tutto il perimetro della fabbrica di Zola Predosa si sono così aggiunti, a mo’ di “addobbo solidale”, gli striscioni delle rappresentanze unitarie di queste aziende.
Arrivati davanti alla Fini, questi delegati sono stati investiti dalla bruttissima notizia delle prime 78 lettere di licenziamento arrivate oggi, senza nessuna alternativa di sorta per i lavoratori colpiti.
La rabbia e la tensione sono salite alle stelle e si sono sfogate su due impiegate che volevano forzare il blocco dei cancelli.
La scena è di quelle che ognuno può immaginare in questi casi: la rabbia di chi è colpito da un provvedimento di espulsione e la scemenza di chi non l’ha ricevuto e spera che facendosi vedere disponibile, potrà usufruire del “buon cuore” della direzione aziendale, si scontrano in litigi laceranti col “signor padrone” che, dietro le tende delle finistre, ride sornione sulle divisioni dei lavoratori.
Comunque, alla fine, grazie anche alla determinazione degli operai presenti, anche le due impiegate non sono entrate a lavorare. Per i prossimi giorni, si aspetta lo stillicidio di altre lettere di licenziamento, mandate con il contagocce per spaccare il fornte di lotta. Su questo versante, sono nell’aria iniziative ancora più eclatanti rispetto a quelle già messe in campo. Molto dipenderà anche dal sostegno che si creerà attorno ai lavoratori della Fini.

>  Nell’ambito del progetto inCassati!, promosso da Vag61 in collaborazione con Zic, prosegue la rubrica che raccoglie esperienze di resistenza e di lotta portate avanti dai lavoratori colpiti dalla crisi.

La redazione di Zeroincondotta