L’unità mobile di Piazza Grande da alcune settimane sta sostenendo una coppia di ragazzi romeni in attesa di un bambino e che sono costretti a vivere in stazione. Piazza Grande diffonde un appello per aiutarli.
La storia di Adrian e Dorica
Adrian, trent´anni, viene in Italia la prima volta tre anni fa e si era stabilito a Messina dove lavora a lungo come muratore. Nonostante la buona situazione il desiderio di tornare a casa due anni fa lo riporta in Romania, dove trova un paese che sta cambiando enormemente: l’entrata in Unione Europea ha portato i costi alle stelle, disoccupazione diffusa, forti problemi abitativi. Non riuscendo a trovare un lavoro Adrian deve sopravvivere insieme alla sua famiglia di quattro con la misera pensione del padre: cento euro al mese. La sua fidanzata Dorica, ventiquattro anni appena compiuti, è laureata in economia del turismo, è disoccupata e non ha tante speranze per il futuro. Spinti dalle difficoltà sei mesi decidono di partire per l´Italia: stavolta verranno insieme.
Appena arrivati in Italia Adrian cerca di riprendere i contatti che aveva avuto in precedenza, va a Messina ma non trova nessun lavoro. Va meglio a Dorica che trova lavoro come badante di un anziano signore che però le richiede “attenzioni” particolari che lei non è disposta ad accettare. Adrian la convince a lasciare e comincia la loro odissea.
Senza lavoro, senza casa, con pochi soldi, il treno diviene la loro dimora e proprio in questo periodo scoprono di aspettare un bambino. Cercano di risalire la penisola, restano senza mangiare anche per tre giorni e vengono spesso fermati dalla polizia. Proprio su indicazione di alcuni poliziotti per la prima volta arrivano alla Caritas di Formia dove riescono a mangiare qualcosa. Successivamente, sempre alla ricerca di un lavoro, arrivano a Napoli, Salerno, Trento, Modena, Cesena, Rimini: lavoro non ne trovano, ma grazie alle associazioni di volontariato riescono a sopravvivere. Qualche settimana fa il loro viaggio si ferma a Bologna perché privi di biglietto sono costretti a scendere da un treno. Grazie al fortuito incontro con un connazionale passano la prima notte nel sottopassaggio della stazione insieme ad altri otto romeni. In queste settimane a Bologna hanno trovato un minimo di sostegno dalle associazioni e dalle mense per i poveri, ma privi di residenza i servizi sociali non li prendono in carico. Il lavoro non arriva ma il bambino continua a crescere e Dorica non può vivere in strada. L´unica soluzione che le è stata proposta è di andare a dormire in una struttura gestita da suore, dove il suo compagno non può nemmeno entrare. Dorica non si vuole separare dal suo compagno di vita, l´unica persona che in questi mesi non l´ha mai lasciata, e per questo ha deciso di rinunciare al posto. La notte scorsa, come le altre notti, ha dormito nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Bologna.
L´appello di Piazza Grande
Arian e Dorica sono due persone giovani, istruite, che vogliono lavorare per costruire il proprio futuro. In questo momento incontriamo tantissime persone in difficoltà che vivono in strada o hanno una casa ma non sanno come mangiare, ma i due ragazzi sono in un momento di particolare fragilità perché stanno per avere un bambino e la strada non è il posto più adatto per portare avanti una gravidanza. Ci appelliamo ai cittadini bolognesi per chiedere un aiuto a nome dei due ragazzi: hanno bisogno di un lavoro, e di un luogo dove essere ospitati. Grazie.
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