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In regione 108.200 famiglie in disagio abitativo

Solo a Bologna sono 20.100 i nuclei in grave difficoltà. Social Log: “Non disperare in solitudine ma unirsi alla lotta”. Stamattina tre sfratti rinviati, piano di rientro della morosità per altre due famiglie.

05 Aprile 2016 - 16:13

Picchetto antisfratto (foto Social Log)In Emilia-Romagna, che in tutto conta 55.000 alloggi popolari, sono 108.200 famiglie in condizioni di disagio abitativo: una quota pari al 32% sul totale degli affitti. Nella sola Bologna i nuclei in grave difficoltà risultano essere 20.100 nuclei, cioè il 40% del totale degli affitti (al netto di quanti abitano in un alloggio Erp). A fornire queste cifre spaventose non sono i movimenti per il diritto all’abitare, bensì la società di studi economici Nomisma. Dalla stessa indagine risulta anche che gli sfratti per morosità in regione aumentano del 7,5% ogni anno, con  un ritmo solo leggermente inferiore rispetto alla media nazionale dell’8%. E se c’è chi, come Lega nord e destre varie, continua a cercare di alimentare la guerra tra poveri accusando gli stranieri di aver invaso le case popolari, la ricerca dice che a Bologna la loro presenza negli alloggi Erp si attesta sul 14,5% contro una domanda che rappresenta il 57,2%.

Alle famiglie in difficoltà abitativa si rivolge direttamente il Comitato inquilini resistenti con Social Log, facendo appello in una nota “a ‘tenere il cappio lontano dal collo’ e a non disperare in solitudine, al contrario invitiamo tutti e tutte ad unirsi alla lotta a partire dalla possibilità di soluzione positiva così come accaduto per il signor Sergio e il signor Costantino!”. Il riferimento è a due casi di cui Social Log dà notizia di aver avuto successo nel “imporre un piano di rientro della morosità bilanciato al reddito percepito, ponendo cosi fine alle sofferenze legate allo sfratto. Consideriamo questo evento un successo della lotta per il diritto all’abitare frutto di iniziativa e solidarietà collettiva a cui in tanti stanno dando il proprio contributo, e precedente importante che mettiamo a servizio dei morosi e degli insolventi della nostra città, impegnandoci a dare continuità al percorso di ‘rientro delle morosità Acer’ per quanti si uniscono alla lotta del Comitato Inquilini Resistenti”.

“Anche davanti alle ripetute aggressioni della procura e della questura di Bologna – si legge inoltre – che non ha esitato a manganellare madri con passeggino come accaduto allo sgombero di Social Log di Viale Masini 10 o a sequestrare spazi di autorganizzazione e solidarietà popolare, la lotta per la casa è più determinata che mai, e con la forza delle lotte sociali strappa importanti risultati e precedenti a servizio dei nuovi e vecchi poveri della nostra città. L’istanza della moratoria degli sfratti, del rientro immediato delle morosità, del blocco degli sgomberi delle occupazioni abitative, unito al ritiro dei provvedimenti di tagli al welfare ordinati dall’assessore regionale Gualmini, torna ad affermarsi con urgenza a Bologna e siamo pronti ad organizzare nuove iniziative di lotta a per le prossime settimane e mesi a partire da sabato prossimo quando a Piazza dell’Unità il mondo della solidarietà, del conflitto sociale e dell’alternativa tornerà ad alzare la voce collettivamente!”. L’appuntamento è quello di una giornata di iniziative organizzate insieme a diverse altre realtà cittadine, a partire dalle 14 nella piazza centrale della Bolognina. Sarà presente con un banchetto anche il nostro giornale.

Infine, oggi si sono registrati diversi altri rinvii di sfratti esecutivi ottenuti grazie ai picchetti: “Questa mattina con la resistenza siamo riusciti ad imporre il rinvio dello sfratto per la famiglia del signor Pietro, pensionato con a carico moglie malata e figlia con un bambino piccolo, e del signor Carmelo, operaio licenziato Sabiem con tre figli a carico”, scrive sempre Social Log; “Sfratto rinviato in via del Lavoro. Acer ha concesso un rinvio di tre mesi alla famiglia sotto sfratto”, si legge invece sul profilo facebook del Comitato Inquilini via Gandusio, che rinnova l’appuntamento per la primissima mattina di dopodomani, giovedì: “Difenderemo una famiglia della Barca sotto sfratto dalla casa popolare, in via Pietro Pelotti 5. Raggiungeteci e unitevi alla lotta, la solidarietà è un’arma!”.