Corteo e passamontagna colorati per la manifestazione che si sta svolgendo oggi su iniziativa di Làbas, Tpo, Luna, Offside Pescarola, Laboratorio salute popolare, Ya Basta, Adl Cobas e Brigate di mutuo soccorso: “No a soluzioni alle crisi che prevedono più armi letali, più miseria per molti e più profitti per pochi”.
In piazza per riprendersi le strade di Bologna e “scagliare la nostra primavera contro la loro guerra e contro soluzioni alle crisi che prevedono più armi letali, più miseria per molti e più profitti per pochi”. Sono le parole d’ordine della manifestazione che si sta svoltgendo oggi in risposta all’appello diffuso da varie realtà come Làbas, Tpo, Luna, Offside Pescarola, Laboratorio salute popolare, Ya Basta, Adl Cobas e Brigate di mutuo soccorso. “Portate un passamontagna colorato. Ogni colore sarà la rivendicazione di diritti diversi, insieme rivendicheremo la pace”, è l’indicazione fornita dai promotori in vista del corteo che nel pomeriggio di oggi si è mosso da Làbas, in vicolo Bolognetti. “Dopo la pandemia la guerra, inferno, e poi di nuovo inverno, e forse ancora pandemia. La primavera tarda ad arrivare in un mondo sconvolto da continue urgenze. E così, ancora una volta- è il messaggio lanciato dalle/i manifestanti- ci ritroviamo nel prolungamento dello stato di emergenza, le riaperture sono condizionate da un costo della vita altissimo e la paura del futuro inibisce ogni azione rivoluzionaria. Ma la primavera, in un tempo di stagioni incerte, appare sempre alle porte perché contiene la forza di chi sta imparando a sopravvivere nella nuova era. Solidarietà e mutualismo, rivendicazioni di diritti singolari e molteplici (come ad esempio quelli per la salute mentale o per il salario minimo), occupazioni studentesche, spazi di vita e spazi di lotta per non rimanere soli, città che da luoghi di esclusione possono diventare laboratori di nuove forme di cooperazione che vanno oltre l’umano, oltre la dialettica uomo-macchina, oltre il binarismo uomo-donna”.