In piazza contro lo sgombero: “Atlantide resta dov’è” [nuove foto]

Diverse centinaia di persone, oggi in piazza, per dire con forza al Comune di Bologna che “Atlantide resta dov’è”. E’ questa la risposta alla minaccia di sgombero firmata da Palazzo D’Accursio e dal quartiere Santo Stefano, guidato dal centrodestra, che nelle scorse settimane hanno dato un ultimatum di 15 giorni ai collettivi che da anni rendono vivo ed attraversato il Cassero di porta Santo Stefano. “Contro la violenza maschile piu’ spazio alle donne”, si legge su cartelli e striscioni, oppure “Atlantide resta dov’e'”, “Per respirare aria di liberta’ spazi femministi e lesbici in tutta la città”. Tra i cori: “Ad Atlantide vado, ma solo per godere, se solo ci provate, ve la facciam vedere”, si urla dal megafono. La manifestazione, partita da piazza Re Enzo, ha percorso via Rizzoli, strada Maggiore, via Guerrazzi e via Santo Stefano per raggiungere il Cassero sotto sgombero.

A manifestazione ancora in corso arriva la replica del sindaco Virginio Merola, che di fatto decide di ignorare tanto il partecipato corteo di oggi quanto i numerosi attestati di solidarietà raccolti da Atlantide nei giorni scorsi: sulla vicenda “ho già detto quello che pensavo. Le decisioni sono prese”.

> Aggiornamento ore 22.30:

Al Baraccano, sede del Quartiere Santo Stefano, sono stati appesi cartelli e manifesti contro il ventilato sgombero. Giunto davanti ad Atlantide in porta Santo Stefano, il corteo si è tramutato in un presidio che ha bloccato la strada fino circa alle 22, poi sono rimasti aperti sia lo stesso Atlantide sia l’antistante Circolo anarchico Berneri. “Non si libereranno di noi così facilmente” dicono i collettivi, “la presidente Giorgetti dovrà metterci la faccia, non le basterà farsi scudo del Pd”.

> Le foto:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157643810179524/show/

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157643818275863/show/