Progetto nato dall’incontro di associazioni, collettivi e gruppi informali dopo che il Comune ha messo a bando il locale di un’ex banca, piccolo e malmesso: “Vogliamo uno spazio adeguato per una piattaforma sociale condivisa”. E all’Xm24 si parla della minaccia che pende sul centro sociale e di cohousing.
Associazioni, collettivi, gruppi informali… tutti insieme per fare Bancarotta. Si chiama così infatti un progetto nato in Bolognina dopo che “l’ex banca di via Fioravanti 12- spiega un comunicato su Facebook- è stata messa a ‘bando’ dal Comune di Bologna attraverso un percorso denominato Laboratorio Spazi, rivolto ad associazioni e gruppi informali della città. Si tratta di un locale molto ridotto, con seri problemi strutturali e che richiede un investimento importante. Invece di mettersi in competizione per ottenerlo, una quindicina di gruppi, collettivi e associazioni, che già da alcuni mesi operavano insieme in Bolognina per destinare un nuovo spazio di socialità a varie attività aperte e autogestite, intraprendono una strada diversa di partecipazione e presentano il progetto Bancarotta Srl (spazio relativamente liberato). Bancarotta Srl propone un’altra logica della convivenza urbana, antitetica alle finalità speculative e di marketing politico che hanno mostrato in questi anni la loro natura fallimentare”.
Se ne parlerà domenica 7 aprile alle 15,30 in piazza dell’Unità, nel corso di “un’assemblea pubblica e festosa”, con l’obiettivo di “sviluppare percorsi comuni di progettazione. Invitiamo tutte e tutti a seguire e sostenere questa nuova iniziativa sociale, a partecipare alle riunioni e attività che avvieremo da qui a breve nel quartiere e in città. Questo è solo l’inizio. Cosa chiediamo e proponiamo: uno spazio adeguato per una piattaforma sociale che verrà condivisa da più realtà associative; che si affronti il problema reale dello spreco di spazi pubblici e privati inutilizzati, restituendoli alla collettività e rispondendo ai bisogni popolari di aggregazione e socialità; l’apertura di un tavolo di confronto cittadino sugli spazi; una reale co-progettazione che consideri le specificità dei proponenti; che si interrompa l’assedio e l’espulsione dei progetti sociali autogestiti”.
Del tema spazi in Bolognina, intanto, si parlerà anche domani (ore 18,30) all’Xm24 con l’iniziativa “Come mimare le risposte alle esigenze abitative: 990 case per Bologna + 10 appartamenti in cohousing”. Si tratta di un “primo incontro- spiega la convocazione- su emergenza abitativa, cohousing ‘calato dall’altro’, e la minaccia a Xm24″. Interverranno Laburbanistica Xm24, Abo Off-Topic (Milano) e Asia-Usb.