E’ di questa mattina la decisione di sospendere il concerto del cantante reggae omofobo Sizzla. Con il comunicato che accogliamo e pubblichiamo, il Sottotetto spiega il proprio punto di vista sulla questione.
04 Novembre 2009 - 11:21
Visto l’allarme generale causato dall’annuncio del concerto di Sizzla al Sottotetto, lanciato da molte associazioni , preso atto della preoccupazione che il caso ha suscitato nell’ambiente politico sia in campo etico che di ordine pubblico, alimentato da annunci di manifestazioni e proteste e sapendo che Bologna è la città simbolo per quel che riguarda certe forme di lotta contro le ingiustizie, in rispetto a questo e a chi, come noi, resiste contro ogni forma di sopraffazione, il Sottotetto SoundClub NON OSPITERÀ il concerto di Sizzla Kalonji previsto il 12 novembre p. v.
Ci occupiamo di reggae da molti anni e Sizzla è un artista che seguiamo da molto prima che facesse quelle canzoni con testi omofobi e violenti che , ribadiamo, consideriamo intollerabili e pericolosi. Il fatto che non scriva, ristampi ne esegua brani con quel tipo di contenuto da oltre 2 anni ci faceva comunque sperare che avesse definitivamente abbandonato certe posizioni per ritornare a quell’ atteggiamento conscious” che ha fatto si che venisse definito l’erede di Bob Marley.
Quello che ci aveva spinto ad accettare di ospitare il concerto di Sizzla è l’amore per un genere musicale che, come viene proposto da noi, diffonde vibrazioni positive e mai violente, nel rispetto di tutti e non certamente per soldi, come qualcuno ha insinuato.
Riguardo al Reggae Compassionate Act c’è chi pensa sia solo un pezzo di carta…Per Peter Tatchell (membro del”British Human Rights Group OUTRAGE”, nonché coordinatore della campagna “Stop Murder Music” principali promotori del RCA e della campagna di boicottaggio degli artisti omofobi) “…. il fatto che artisti cosi’ seguiti abbiano firmato il rifiuto di omofobia e sessismo, è un grosso passo avanti….e che certamente influenzerà i loro fans ed il grande pubblico e avrà un effetto molto positivo sui giovani eterosessuali di colore.”
Il tempo ci dirà chi ha ragione…
Ci occupiamo di reggae da molti anni e Sizzla è un artista che seguiamo da molto prima che facesse quelle canzoni con testi omofobi e violenti che , ribadiamo, consideriamo intollerabili e pericolosi. Il fatto che non scriva, ristampi ne esegua brani con quel tipo di contenuto da oltre 2 anni ci faceva comunque sperare che avesse definitivamente abbandonato certe posizioni per ritornare a quell’ atteggiamento conscious” che ha fatto si che venisse definito l’erede di Bob Marley.
Quello che ci aveva spinto ad accettare di ospitare il concerto di Sizzla è l’amore per un genere musicale che, come viene proposto da noi, diffonde vibrazioni positive e mai violente, nel rispetto di tutti e non certamente per soldi, come qualcuno ha insinuato.
Riguardo al Reggae Compassionate Act c’è chi pensa sia solo un pezzo di carta…Per Peter Tatchell (membro del”British Human Rights Group OUTRAGE”, nonché coordinatore della campagna “Stop Murder Music” principali promotori del RCA e della campagna di boicottaggio degli artisti omofobi) “…. il fatto che artisti cosi’ seguiti abbiano firmato il rifiuto di omofobia e sessismo, è un grosso passo avanti….e che certamente influenzerà i loro fans ed il grande pubblico e avrà un effetto molto positivo sui giovani eterosessuali di colore.”
Il tempo ci dirà chi ha ragione…
NO alla violenza! NO alle intolleranze! NO ai soprusi!