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Il sindacalismo di base espugna anche la Titan

Nello stabilimento di Finale Emilia il primo sindacato diventa l’Usb, che ieri ha anche affiancato una protesta dei lavoratori dell’aeroporto. L’Sgb, invece, chiede la chiusura dell’Ies e sollecita il Comune sul diritto al pasto degli educatori.

28 Aprile 2018 - 17:38

Dopo la Gd, il sindacalismo di base espugna un’altra importante fabbrica bolognese: “Grande successo di Usb nelle elezioni per il rinnovo della Rsu in Titan di Finale Emilia storica, roccaforte Fiom: a 18 mesi dal suo ingresso in fabbrica l’Usb con 94 voti diventa il primo sindacato passando da 1 a 3 delegati su 7 sradicando la supremazia della Fiom che con 83 voti perde 1 delegato e la persistente maggioranza assoluta. La Fim ottiene 23 voti mantiene il suo delegato ma perde consensi, mentre la Uilm con 13 voti totali viene azzerata”, riporta l’Usb. “Questo risultato, per nulla scontato, si è raggiunto grazie alla caparbietà ed al intenso lavoro di un gruppo forte ed affiatato. Lavoratori e lavoratrici che, dopo la strordinaria vertenza che ha consentito di conquistare il premio feriale di 1.608 euro, hanno confermato con il voto la volontà di riprendersi voce e democrazia. Oggi hanno scelto Usb considerandolo l’unico sindacato di lotta, l’unico sindacato capace di rompere ogni collusione sindacale con la direzione aziendale. Ora, carichi di nuove responsabilità ed impegni, cercheremo con dedizione e umiltà, di rispondere a queste aspettative”.

Sempre Usb racconta, poi, che ieri i lavoratori impiegati negli appalti di pulizia presso l’aeroporto Marconi hanno manifestato all’interno dello scalo “per denunciare le condizioni di sfruttamento e precarietà che vivono da anni. Infatti, dalla data di subentro di subentro delle società che hanno preso in appalto i servizi di pulizia, i lavoratori si sono visti fin da subito negare tutte le condizioni di miglior favore che avevano ottenuto in precedenza e che attraverso un accordo sottoscritto da Cgil e Uil sono stati negati: è stato abolito il buono pasto, sono stati imposti dalle società in appalto turni di lavoro sfiancanti e straordinari utilizzati per ricattare i lavoratori part-time. Alta è stata la solidarietà espressa dai lavoratori impiegati nei servizi aeroportuali, molti dei quali impiegati tramite ditte esterne, confermando che all’interno di aeroporto Marconi di Bologna, una società a partecipazione pubblica con fatturati sempre più alti, la negazione dei diritti minimi e la precarietà è una condizione comune a tutti i lavoratori. Per questo motivo, Usb ed i lavoratori che hanno detto basta ad un modello di lavoro basato sullo sfruttamento hanno deciso di proclamare uno sciopero per l’11 maggio e di proseguire con la mobilitazione fino a quando non saranno rispettati i loro diritti e la loro dignità. Manifestiamo la nostra totale solidarietà anche ai lavoratori impiegati al check-in, agli imbarchi ed al trasporto passeggeri e bagagli che lottano contro il taglio del salario e la disdetta degli accordi integrativi”.

L’Sgb, invece, dopo il dietrofront del Comune sui centri estivi torna a criticare l’Istituzione Educazione e Scuola (Ies) e, alla luce del dibattito che si è aperto in città, difende chi lavora nei servizi: “E’ un passaggio verso la privatizzazione ed oggi questo vecchio, vecchissimo tentativo torna a manifestarsi. Viene fatto attraverso una campagna dai toni violenti nei confronti di chi in questi decenni ha gestito quotidianamente i servizi educativi e scolastici considerati delle eccellenze mondiali e che solo l’ insipienza degli amministratori e la loro voglia di privatizzazione sta facendo regredire. Noi non ci stiamo e ribadiamo che la Ies deve chiudere e si deve tornare alla gestione diretta del Comune, i servizi vanno  reinternalizzati insieme ai lavoratori in appalto e a parità di lavoro ci deve essere parità di contratto. L’unica competizione che si può fare è quella verso l’alto non verso il basso! Basta con la guerra di Merola è dei suoi adepti contro i lavoratori comunali!”.

Ancora l’Sgb interviene anche sul tema del pasto degli educatori: Apprendiamo che oggi l’amministrazione comunale per voce della vice sindaca Pillati risponde tramite comunicato stampa, in merito al diritto al mezzo/pasto per gli educatori in servizio nelle scuole. Come Sgb abbiamo lottato in ogni situazione e spinto in tutti i tavoli il diritto al pasto. Abbiamo ottenuto il riconoscimento della necessità pedagogica e per la dignità degli educatori stessi all’interno dell’appalto appena riconfermato alle Coop Quadrifoglio e Pianeta Azzurro. Abbiamo ottenuto un diritto che va ben al di là dei diritti contrattuali… Bene! Ma di gloria non si campa! Infatti non avendo stanziato neanche 1 euro per questo servizio, l’amministrazione di Bologna a scaricato tutto sulle cooperative, che a loro volta sono ancora oggi in trattativa con la ditta che eroga il servizio della mensa per fornire un mezzo servizio primo e contorno allo scopo di mantenere il costo basso. Sgb rivendica lo sfondamento dello steccato del contratto verso i diritti dei lavoratori ad avere il pasto in orario di servizio e non accetta che l’amministrazione non si ritenga parte in causa, come ha scritto concludendo il proprio comunicato la vice sindaca Pillati: ‘Il nostro intento è quello di facilitare una efficace conclusione della questione, senza però poterci sostituire alle parti in causa’. Sgb ritiene una vergogna che l’amministrazione non si senta in dovere di integrare con un ulteriore finanziamento il pagamento del pasto completo come avviene in altri comuni. Vogliamo tutto anche il dolce!”.

Intanto un lavoratore del cinema Chaplin di porta Saragozza ha denunciato ai Carabinieri il proprio datore di lavoro, gestore anche di altre sale in città, che giovedì sera lo avrebbe insultato e percosso per aver chiesto gli stipendi arretrati, dopo mesi di mancati pagamenti.