Acabnews Bologna

Il documento del Comune: “Più precariato nei servizi educativi”

Un documento di Palazzo D’Accursio delinea il futuro nelle scuole di Bologna: “L’appalto è lo strumento che dà maggiori certezze”.

19 Ottobre 2012 - 11:17

Un documento riservato, anzi no pubblico, sostiene l’assessore Pillati. Fatto sta che nessuno lo ha ricevuto, se non in forma anonima. Circola in questi giorni e ne riportiamo alcuni stralci. Si tratta di un’analisi del settore Istruzione del Comune di Bologna dal titolo: “Il sistema dei servizi 0-6 anni”. Un report di 50 pagine che tenta di tracciare i futuri scenari della scuola sotto le Due Torri. Primo dato di fatto: la precarietà aumenterà. E questa, a differenza di molte altre considerazioni contenute nel documento, non è un’ipotesi scolastica.

Ecco cosa dice il documento: “La situazione di rilevante precariato è destinata a peggiorare anche se le uscite per pensionamento si ridurranno. Sono invece destinate ad aumentare le fuoriuscite dai servizi per inidoneità proprio a fronte dell’aumento dell’età media, che oggi si attesta poco al di sotto dei 50 anni”. Punto e a capo.
Poi c’è il problema della spending review dell’attuale governo, e di tutti i limiti alle assunzioni e al turn over imposti dall’effetto combinato Berlusconi-Monti. Su questo ci si limita ad annunciare “scelte strutturali innovative”. Che poi tanto innovative non sono, a ben guardare.
La via scelta dal Comune è la solita: esternalizzare più servizi possibile. C’è solo da scegliere se verso una fondazione, un’azienda speciale, una Asp o le solite cooperative. Alla fine la conclusione: meglio un “sistema misto e integrato”, ma meglio ancora i cari vecchi appalti (verso le coop, ovvio). “Sul piano della normativa e dei vincoli in materia di personale l’appalto è lo strumento che dà maggiori certezze”.