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Idra: “Alla dignità si preferisce il profitto” [foto+comunicati]

Dopo lo sgombero e il blitz nella cattedrale di San Pietro, “i rappresentanti della Curia si sono visti costretti a dichiararsi disponibili alla trattativa”. Le foto della giornata e la solidarietà di Taksim e Noi Restiamo.

28 Gennaio 2015 - 18:04

> Le nostre foto della giornata:

https://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157650461076616/show/

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> Il comunicato di Idra e le solidarietà:

Tra casa e chiesa Idra resiste!

_DSC1977 copiaOggi 27 gennaio alle prime luci dell’alba il centro di Bologna è stato militarizzato per permettere alle forze dell’ordine, coadiuvate dai pompieri, su ordine della Questura, di eseguire lo sgombero dell’immobile occupato da Idra abitazioni contro la crisi, in via Albiroli 1. A dare nuova linfa al palazzo, abbondonato da anni e lasciato all’incuria e alla proliferazione di scenari degradanti come lo spaccio e il consumo di eroina&co, c’erano tant* studenti e studentesse, precari e precarie, famiglie e soggetti colpiti dalla crisi, tutti uniti dal collante del rifiuto di un affitto insostebibile e del vergognoso Piano casa, che con gli art. 3 e 5 assomiglia di più ad un piano contro la casa.

Dopo cinque ore di resistenza dietro le barricate e sul tetto, le forze dell’ordine, assodato il fatto che non sarebbero riuscite a oltrepassare le barricate, si sono viste costrette ad entrare abbattendo e sfondando il muro che separava il sottotetto dalle camere. È stato fondamentale l’intervento dei pompieri, a cui chiediamo come mai non abbiano rifiutato di intervenire nello sgombero, come accaduto in altre occasioni. Con il numeroso presidio che ha abbracciato i compagni fin dalle 7 del mattino ci siamo mossi in corteo verso il centro città, occupando la cattedrale metropolitana di San Pietro, in via Indipendenza, improvvisamente occupata dagli agenti di digos e polizia, perchè i paradossi che Governo, amministrazione comunale, Curia e Procura hanno contribuito a creare non possono essere taciuti.

È evidente che alla dignità si preferisca il profitto, che dietro all’emergenza abitativa i maggiori imprenditori siano i poteri di Mafia Capitale, che la macelleria sociale imposta dalle politiche di austerità e di dismissione del welfare debba essere portata a termine, costi quel che costi.
Di fronte alla contraddizione che abbiamo aperto con.quasi due mesi di riappropeiazine dello stabile di via Albiroli e con l’occupazione della cattedrale di Bologna, gli stessi rappresentanti della Curia si sono visti costretti a dichiararsi disponibili alla trattativa (seppur in forma privata, perchè altrimenti i poveri avrebbero il messaggio che con ‘occupazione si ottengono i diritti!).

Idra continua a vivere e presto spuntera una nuova testa.

Idra – Abitazioni contro la crisi

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Solidarietà ad Idra. Ogni sgombero sarà una barricata!

Vogliamo portare tutta la nostra solidarietà ai ragazzi e alle ragazze di Idra, che oggi hanno resistito per tutta la mattina ad uno sgombero ordinato dalla curia ed eseguito da celere e vigili del fuoco.

Dopo essersi barricati per difendere lo spazio occupato a scopo abitativo, alcuni occupanti sono riusciti a salire sul tetto dello stabile per resistere allo sgombero. In seguito, i manifestanti si sono diretti verso San Pietro, occupandola simbolicamente, indicando così come controparte non solo la questura e le istituzioni, ma anche la Chiesa, che aveva lasciato per anni, ed è il caso di dirlo, lo stabile di via Albiroli all'”in-curia”.

Anche oggi a Bologna si è dimostrato che ad ogni sgombero seguiranno barricate, fermare la lotta per il diritto all’abitare non si ferma facilmente!

Stop sfratti, stop sgomberi!
Solidarietà ad Idra.

S.O. Taksim

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Idra sotto sgombero: la nostra solidarietà

Continua il pugno di ferro dell’amministrazione comunale bolognese verso chi legittimamente lotta per avere un tetto sopra la testa. Questa mattina infatti, gli attivisti di Idra, che da quasi due mesi occupano uno stabile in via Albiroli di proprietà della Curia, si sono svegliati coi reparti di celere sotto casa. Non certo il miglior risveglio possibile.

Il renziano dell’ultima ora Merola, insieme alla fidata assessora Frascaroli, si sono distinti ormai da anni da un lato, per le belle parole spese in favore di chi vive situazioni di disagio e spesso non ha un tetto dove dormire; dall’altro, per l’intransigenza con cui, ad ogni occasione, sgomberano occupazioni e spazi liberati per mezzo della forza pubblica. Anche in questa occasione non si sono smentiti, spalleggiando in toto la richiesta di sgombero dello stabile di via Albiroli avanzato dalla proprietà dello stesso, ovvero la Curia di Bologna.

Ebbene sì, la Curia che da sempre si fregia dell’appellativo di “amica degli ultimi”, ha richiesto lo sgombero della sua proprietà occupata da chi voleva un tetto sopra la testa. Evidentemente quindi, finché gli ultimi stanno buoni e zitti, o al più balbettano un “amen” ogni tanto senza pretendere troppo, vanno più che bene. Quando invece gli ultimi, i derelitti, provano ad alzare la testa organizzandosi per appropriarsi di quello che dovrebbe essere un loro inalienabile diritto (quello di avere un tetto dignitoso sopra la testa, per sé e per la propria famiglia), anziché attendere la carità dello Spirito Santo, ecco che i colleghi del compianto padre Marella, si palesano per quello che sono: nemici di chi lotta per il riscatto sociale e per affermare la propria dignità.

Allora avanti, compagni e compagne! Non ci fermeranno con le loro intimidazioni né con le violenze e gli abusi delle forze dell’ordine!

Noi Restiamo