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I presidi e le “mani legate” di fronte ai “docenti contrastivi”

I Partigiani della scuola pubblica denunciano “il modus operandi allarmante e antidemocratico insito nel documento dell’Associazione nazionale presidi”. Intanto occupazione anche allo Scappi.

17 Dicembre 2015 - 16:12

scIl gruppo Partigiani della Scuola Pubblica con un comunicato “denuncia il modus operandi allarmante e antidemocratico insito nel documento dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp), organismo di primaria importanza sul piano nazionale. Tale file interpreta il Ptof (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) secondo i parametri della Riforma della scuola ed è utilizzato nei seminari di lavoro dei dirigenti scolastici. E’ aberrante l’ostilità che si vuole creare fra le parti interessate: corpo docente e dirigenza. Alla pagina 12 (riportata in foto), ad esempio, si legge nell’ultima riga «non avere le mani legate» rispetto a docenti contrastivi. Tale punto, riferito all’organico del personale, mette in luce il disegno arrogante e antidemocratico di chi ha costruito questa Riforma e di chi sta formando i dirigenti scolastici. Esprimiamo tutta la nostra indignazione e preoccupazione per le sorti della Scuola Pubblica, che si vuole programmata alla creazione di individui seriali, acritici, ‘utili’ al sistema. Per fare questo serviranno educatori seriali e acritici e che non ‘contrastino’ le volontà di presidi e governo. Ciò rappresenta la conferma che questa legge calpesta diritti costituzionali quali la libertà di insegnamento e la libertà di pensiero. Noi non ci stiamo! Procederemo con tutti i mezzi a disposizione per stigmatizzare tale documento, adottando anche eventualmente vie legali”.

Prosegue intanto la mobilitazione anche nelle scuole Bolognesi. Dopo il Minghetti, l’Isart, il Sabin e poi il Fermi, il Cas segnala che nei giorni scorsi è entrato in occupazione anche lo Scappi di Casalecchio: “Gli studenti e le studentesse si riprendono il diritto a vivere, in modo alternativo dalla routine quotidiana, i propri spazi!”.